1 Marzo 2018

Noleggio auto: soluzione fiscalmente conveniente o più “comoda”?

di Alessandro Bonuzzi
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Più di qualche cliente dello studio è portato a credere che il noleggio dell’auto con intestazione del contratto “full service” all’impresa o all’attività professionale sia di gran lunga la soluzione più conveniente sotto il profilo fiscale. La convinzione sta prendendo quota soprattutto negli ultimi anni.

È noto che, in linea generale, per le auto utilizzate da imprese – diverse dagli agenti o rappresentanti di commercio, che non verranno trattati nel presente contributo – e professionisti, il trattamento fiscale previsto è di estremo sfavore, basato sull’assunto che esse vengano utilizzate più nella sfera privata che in quella imprenditoriale/professionale.

Tralasciando il recupero dell’Iva, atteso che la detrazione dell’imposta è limitata al 40% in tutti i casi – acquisto, leasing e noleggio -, si intende concentrare l’analisi sulle imposte dirette.

Ebbene, ai fini dell’Irpef/Ires, la norma di riferimento è l’articolo 164, comma 1, lettera b), Tuir, secondo cui i canoni di noleggio dell’auto sono deducibili dal reddito d’impresa o professionale:

  • nel limite del 20%;
  • in base a un tetto massimo di spesa di 3.615,20 euro.

Pertanto, in tutti i casi in cui il canone effettivo superi il plafond di 3.615,20 euro – come è probabile che sia -, la deduzione è comunque ancorata al tetto massimo di deducibilità e risulta al più pari a soli: 3.615,20*20% = 723,04 euro.

Facendo un veloce confronto, il costo annuo massimo deducibile sia in caso di acquisto che in caso di leasing ammonta a 903,80 euro. Tale importo deriva dalla seguente operazione 18.075,99/4*20%, laddove:

  • nel caso dell’acquisto: 18.075,99 rappresenta l’ammontare massimo deducibile del costo dell’auto; 4 rappresenta il numero di anni di durata del periodo di ammortamento; 20% rappresenta il limite di deducibilità previsto dalla disciplina fiscale così come stabilito per il noleggio;
  • nel caso del leasing: 18.075,99 rappresenta l’ammontare massimo deducibile dai canoni di leasing; 4 rappresenta il numero minimo di anni durante i quali deve essere spalmata la deduzione dei canoni di leasing; 20% rappresenta il limite di deducibilità previsto dalla disciplina fiscale così come stabilito per il noleggio.

Già da questa prima e banale analisi è agevole far comprendere al cliente che il noleggio non rappresenta la soluzione fiscalmente più conveniente.

È pur vero, ma questo aspetto va al di là della convenienza fiscale, che il noleggio “full service” sposta tutti gli adempimenti collegati all’auto, nonché le relative responsabilità, sulla società di noleggio e assicura apprezzabili servizi accessori. Il riferimento è:

  • alla manutenzione ordinaria e straordinaria;
  • all’assicurazione;
  • al bollo;
  • al soccorso stradale;
  • alla sostituzione del mezzo in caso di guasti o incidenti.

Ecco allora il vero motivo per cui optare per il noleggio “full service” potrebbe essere la scelta preferibile.

Qualora si propendesse per tale soluzione, al fine di alzarne la convenienza fiscale, si raccomanda di individuare nel contratto, o in altra documentazione separata, la quota del canone specificatamente riferita alla tariffa del noleggio depurata delle spese per i servizi accessori.

Solo così facendo, infatti, i servizi accessori non verrebbero computati nel plafond annuo di deducibilità, ossia nei 3.615,20 euro, ma sconterebbero il solo limite di deducibilità del 20%, trattandosi di spese relative all’auto (C.M. 48/E/1998). Pertanto, laddove:

  • la tariffa del noleggio fosse pari a 5.000 euro e
  • la spesa per i servizi accessori fosse pari a 1.000 euro,

la deduzione spettante sarebbe pari a 3.615,20*20% + 1.000*20% = 923,04 euro.

 

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