24 Ottobre 2025

Accertamento e compliance nell’era dell’intelligenza artificiale

di Andrea Bongi
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Migliorare l’efficacia e l’efficienza delle attività di analisi e selezione del rischio di evasione. Aumentare le attività di compliance fra Fisco e contribuenti, allo scopo di semplificare il rapporto fra i contribuenti e l’Amministrazione finanziaria.

Sono queste, fra le altre, le principali azioni che l’Amministrazione finanziaria sta portando avanti grazie all’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale sempre più evolute.

Accertamento e compliance, come 2 lati di una stessa medaglia costituita dal rapporto Fisco/contribuenti.

L’utilizzo delle tecnologie informatiche e l’enorme mole di dati a disposizione del Fisco potrebbero costituire gli assi portanti di una vera e propria rivoluzione fiscale.

Di tutti questi aspetti ci occuperemo durante il 2° incontro di novembre del Master Breve di Euroconference.

 

Le nuove frontiere dell’accertamento grazie all’intelligenza artificiale

Grazie alle disposizioni contenute nell’art. 2, D.Lgs. n. 13/2024, sono state definite le analisi di rischio informatizzate in ambito fiscale.

Tali processi, nei quali l’intervento umano deve essere sempre garantito, si basano principalmente sui dati e le informazioni contenute nelle 2 banche dati strategiche per il Fisco: l’archivio dei rapporti finanziari e la banca dati fattura integrati.

L’obiettivo delle analisi di rischio è quello di definire delle liste selettive di contribuenti che presentano il più elevato grado di pericolosità fiscale sulla base di predefiniti indicatori di rischio.

Queste attività di selezione vengono sviluppate dall’Agenzia delle Entrate a livello centrale per essere poi diramate alle Direzioni provinciali sulla base delle rispettive competenze territoriali. Il sistema prevede continue interlocuzioni fra il centro e la periferia dell’Amministrazione finanziaria, finalizzate al continuo monitoraggio delle attività svolte (archiviazione delle singole posizioni comprese).

Anche la Guardia di Finanza avrà un ruolo di primo piano in queste attività, poiché le citate disposizioni normative prevedono espressamente una parità di ruoli con l’Agenzia delle Entrate. Proprio a seguito di queste previsioni, nel corso del 2024, sono state attivate apposite unità di analisi di rischio di tipo misto, formate cioè sia da militari delle Fiamme Gialle che da funzionari dell’Agenzia delle Entrate.

Resta aperto il fronte della tutela dei contribuenti e del rischio di errate selezioni (i c.d. falsi positivi).

In questa delicata e innovativa materia si intersecano le tutele a favore dei contribuenti espressamente previste dalla normativa tributaria con quelle della disciplina relativa al trattamento dei dati personali.

 

Sempre più compliance grazie all’intelligenza artificiale

Analizzando il numero delle comunicazioni che ogni anno l’Agenzia delle Entrate invia ai contribuenti, si può capire la portata innovativa e dirompente delle nuove applicazioni informatiche utilizzate dal Fisco.

Lo stesso avvento della dichiarazione precompilata è il frutto di tecniche informatiche sempre più avanzate. Al pari, l’incremento della tipologia di modelli precompilati (dichiarazione annuale IVA, quadri redditi forfetari, ecc.) è la chiara testimonianza della rivoluzione in atto.

In aggiunta a questi strumenti, si stanno avviando anche canali di interlocuzione rapida attraverso i quali i contribuenti potranno trovare una prima assistenza su questioni fiscali già oggetto di documenti di prassi amministrativa. Anche in questo caso saranno applicazioni software avanzate ad assistere i contribuenti.

La questione dei falsi positivi non è estranea anche a questo ambito di attività. Si pensi, tanto per fare un esempio concreto, al numero di comunicazioni di anomalia che annualmente arrivano ai contribuenti e che contengono errori o mancati abbinamenti fra le varie informazioni di cui l’Agenzia delle Entrate dispone. Un esempio: il mancato riconoscimento dei pagamenti effettuati in ritardo attraverso il ravvedimento operoso.

La strada da fare è ancora molta. Non c’è dubbio, però, che, grazie anche alle risorse del PNRR, la nostra Amministrazione finanziaria sta puntando molto sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale sia nella lotta all’evasione, sia nella collaborazione e affiancamento dei contribuenti.

È importante, quindi, fare il punto della situazione e capire la direzione verso la quale il sistema sta andando con notevole rapidità.