Etichettatura dei prodotti e Made in Italy: la Cassazione fa chiarezza

Con la sentenza n. 23850 del 21.07.2022, la Corte di Cassazione ha nuovamente affrontato il tema della corretta etichettatura dei prodotti con riferimento all’apposizione sugli stessi del “Made in Italy”. La Suprema Corte, a seguito di ricorso presentato da un contribuente dopo la conferma, da parte del Tribunale del riesame, del sequestro preventivo di circa…

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Emissione di fatture per operazioni inesistenti e utilizzazione: quando è escluso il concorso?

Il potenziale utilizzatore di documenti o fatture emesse per operazioni inesistenti può concorrere con l’emittente secondo l’ordinaria disciplina dettata dall’articolo 110 c.p.. Al fine di evitare che la stessa condotta possa essere sottoposta due volte a sanzione penale l’articolo 9 D.Lgs. 74/2000 introduce però un regime derogatorio in forza del quale: l’emittente di fatture o…

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Reato di omessa dichiarazione: rilevano gli importi dell’accertamento induttivo

Con la sentenza n. 9984, depositata ieri, 23 marzo, la Corte di Cassazione si è nuovamente pronunciata sul tema dell’utilizzabilità, ai fini della verifica del superamento della soglia di punibilità per il reato di omessa dichiarazione, dei dati derivanti dall’accertamento induttivo. Il legale rappresentante di un Srl veniva condannato per il reato di omessa dichiarazione…

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Indebita compensazione: commette il reato chi trasmette l’F24 senza verifiche

Con la sentenza n. 7296 depositata ieri, 2 marzo, la Corte di Cassazione è tornata a pronunciarsi sul reato di indebita compensazione, previsto dall’articolo 10 quater D.Lgs. 74/2000, in forza del quale è punito con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versi le somme dovute, utilizzando in compensazione, crediti non spettanti…

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Condannato il professionista che non segnala per paura di perdere il cliente

Il professionista che, rilevando anomalie nella contabilità del contribuente, non si attiva per il timore di perdere clienti contribuisce all’attuazione del maccanismo fraudolento finalizzato all’evasione delle imposte sui redditi e Iva mediante documenti relativi ad operazioni oggettivamente inesistenti. Sono queste le conclusioni cui è giunta la Corte di Cassazione con la sentenza n. 156, depositata…

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Scatta il reato di indebita compensazione anche se non sono versati i contributi

Scatta il reato di indebita compensazione anche se i crediti Ires non spettanti (o, comunque, fittizi) sono stati utilizzati per non versare i contributi previdenziali e assistenziali. È questo il principio ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 30032, depositata ieri, 2 agosto. Il caso riguarda l’amministratore unico di una Srl che era…

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“Scudo fiscale”: è compito del giudice tributario accertare la sussistenza del reato

Nel contenzioso tributario non opera automaticamente l’efficacia vincolante del giudicato penale, in quanto, nell’ambito dei due procedimenti, operano difformi regole probatorie. La sentenza penale costituisce quindi un semplice elemento di inizio e non rappresenta un accertamento preliminare necessario. Spetta al giudice tributario risolvere in via incidentale ogni questione da cui dipende la decisione delle controversie…

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Beni sequestrabili indipendentemente dalla quota di profitto pervenuta

Se non è possibile individuare e apprendere il profitto del reato nella sua identità e consistenza originaria, è ammesso il sequestro finalizzato alla confisca per equivalente per l’intero importo nei confronti del singolo concorrente, indipendentemente dalla quota di profitto che è pervenuta nella sua disponibilità. Sono questi i principi ribaditi dalla Corte di Cassazione con…

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Reati tributari: il sequestro dei beni della società non “salva” i beni del socio

In tema di reati tributari, il sequestro preventivo può essere disposto, entro i limiti quantitativi del profitto, indifferentemente nei confronti di uno o più autori della condotta criminosa, non potendo assumere rilievo l’arricchimento personale di ciascuno dei correi, essendo tutti corresponsabili dell’illecito. Il sequestro dei beni della società, dunque, non esclude il sequestro dei beni…

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Acquisto simulato del fabbricato del marito: scatta il reato di sottrazione fraudolenta

Condannata per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte anche la moglie dell’imprenditore che, nell’ambito di una vendita simulata, ha acquistato l’immobile del marito. A queste conclusioni è giunta la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23176 depositata ieri, 30 luglio. Il caso riguardava il titolare di una ditta individuale che, al…

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