Acconti condizionati nella formazione del plafond Iva
Gli importi degli acconti percepiti a fronte di future esportazioni concorrono alla formazione del plafond Iva di esportatore abituale, ma sono sottoposti alla condizione risolutiva in caso di mancato buon fine dell’operazione di esportazione. È questa la sintesi della consulenza giuridica n. 3/2024 dello scorso 6.8.2024 dell’Agenzia delle entrate, che offre lo spunto per ricordare…
Continua a leggere...Dichiarazioni d’intento 2024 e controlli preventivi
Nel mese di dicembre gli esportatori abituali, intendendosi per tali coloro che hanno effettuato cessioni all’esportazione od operazioni intracomunitarie per un valore superiore al 10% del proprio volume d’affari, emettono le dichiarazioni d’intento a valere per l’anno 2024. L’ammontare complessivo dei corrispettivi delle esportazioni e cessioni intracomunitarie (e assimilate), effettuate nel corso dell’anno solare precedente…
Continua a leggere...Gli effetti delle note di variazione Iva sul plafond di esportatore abituale
La figura dell’esportatore abituale è alquanto diffusa tra i soggetti passivi nazionali, tenendo conto dell’apertura dei mercati internazionali che hanno consentito anche alle piccole e medie imprese di porre in essere esportazioni di beni ed altre operazioni non imponibili rilevanti ai fini dell’acquisizione della qualifica di esportatore abituale. Si ricorda che per ottenere lo status…
Continua a leggere...Lo status di esportatore abituale
Con l’apertura dei termini, da ieri, 1° febbraio, per la presentazione della dichiarazione Iva 2023 per l’anno 2022, torna di attualità la qualifica di esportatore abituale del soggetto Iva. Tale status, che permette di acquistare e importare beni e servizi evitando l’assoggettamento ad imposta, evita l’accumularsi di ingenti crediti Iva in capo ai soggetti che…
Continua a leggere...Utilizzo del plafond per servizi di installazione di una “camera bianca”
Per l’acquisto di servizi di installazione di una “camera bianca” all’interno di un immobile è possibile utilizzare il plafond di esportatore abituale poiché tali prestazioni non rientrano nei servizi soggetti al regime di inversione contabile di cui all’articolo 17, comma 6, lett. a-ter, D.P.R. 633/1972, né possono qualificarsi come acquisti di beni immobili per i…
Continua a leggere...Regime OSS ed esportatore abituale: nuovo chiarimento dell’Agenzia
Il soggetto passivo nazionale che effettua vendite di beni a soggetti privati comunitari aderendo al regime OSS può assumere lo status di esportatore abituale tenendo conto di altre cessioni non imponibili, conservando così l’esonero dagli obblighi di certificazione delle citate vendite. È quanto precisato dalla risposta ad interpello n. 493 pubblicata ieri dall’Agenzia delle entrate….
Continua a leggere...La nozione di volume d’affari nella verifica dello status di esportatore abituale
La qualifica di esportatore abituale ai fini Iva si realizza quando un soggetto Iva realizza un ammontare di operazioni non imponibili con l’estero (esportazioni, cessioni intracomunitarie, ecc.) maggiore del 10% del volume di affari Iva “rettificato”. Ai fini che qui interessano, il parametro del volume d’affari è dato dall’ammontare delle operazioni imponibili, non imponibili, esenti…
Continua a leggere...Protocollo di ricezione della dichiarazione di intento nella fattura N3.5
L’Agenzia delle entrate ha aggiornato, il 23 aprile 2021, la risposta n. 14 alle “domande più frequenti” sulla fatturazione elettronica, avente ad oggetto le operazioni non imponibili a seguito dell’invio della dichiarazione di intento. Si può avvalere della facoltà di acquistare senza Iva, nei limiti del plafond, l’esportatore abituale, cioè colui che esporta o cede…
Continua a leggere...La qualità di esportatore abituale del cessionario
Al fine di poter applicare il regime di non imponibilità Iva previsto dall’articolo 8, comma 1, lett. c), D.P.R. 633/1972, alle cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti di esportatori abituali, è necessario che tali soggetti predispongano e trasmettano telematicamente all’Agenzia delle Entrate la c.d. dichiarazione d’intento, che ne attesti il possesso…
Continua a leggere...Novità per le dichiarazioni d’intento
Dal prossimo 1° gennaio 2020 l’esportatore abituale non avrà più l’obbligo di consegnare la dichiarazione d’intento al fornitore, unitamente alla copia della ricevuta di trasmissione telematica, al fine di acquistare beni e servizi senza applicazione dell’Iva ai sensi dell’articolo 8, lett. c), D.P.R. 633/1972. È quanto emerge dall’articolo 12-septies D.L. 34/2019 (c.d. “Decreto crescita”) che…
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