Riforma sanzioni: rimarcata la distinzione tra le fattispecie di indebita compensazione

Il decreto legislativo di riforma delle sanzioni tributarie, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri dello scorso 24.5.2024, reca diverse novità in materia di reati tributari. Tra le tante modifiche, la novella ridefinisce il perimetro applicativo del reato di indebita compensazione disciplinato dall’articolo 10-quater, D.Lgs. 74/2000, offrendo una più puntuale definizione di crediti inesistenti…

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Gli atti di recupero dei crediti inesistenti e non spettanti

Il D.Lgs 13/2024, recante “Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi”, ha introdotto l’articolo 38-bis nel D.P.R. 600/1973, avente ad oggetto una specifica disciplina degli atti di recupero dei crediti indebitamente utilizzati. La novella legislativa recepisce la distinzione tra crediti inesistenti e non spettanti e le relative conseguenze in termini sanzionatori affermati…

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Non conciliabili le liti afferenti i crediti d’imposta inesistenti

Secondo l’orientamento espresso dall’Agenzia delle Entrate, le liti afferenti il recupero di crediti d’imposta inesistenti (o asseritamente tali) non sarebbero definibili né mediante la sottoscrizione di un accordo conciliativo, né accedendo alla disciplina della conciliazione agevolata (ex-articolo 1, commi da 206 a 212, L. 197/2022), potendo così emergere, tuttavia, possibili disparità di trattamento tra contribuenti,…

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Rilevanza penale solo per le compensazioni orizzontali

Ai fini penali-tributari l’articolo 10-quater D.Lgs. 74/2000 (rubricato indebita compensazione), prevede la sanzione della reclusione: da sei mesi a due anni nei confronti di chiunque non versa le somme dovute, utilizzando in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 D.Lgs. 241/1997, crediti non spettanti per un importo annuo superiore a 50.000 euro; da un anno e sei…

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Sanzioni diverse per crediti d’imposta “non spettanti” e “inesistenti”

Nell’ambito dell’irrogazione delle sanzioni tributarie non penali nei confronti del contribuente cha abbia indebitamente utilizzato in compensazione un credito d’imposta, il Legislatore ha operato un’importante distinzione tra la fattispecie del credito d’imposta cosiddetto “non spettante” e la fattispecie del credito d’imposta “inesistente”. La duplice casistica delineata dal Legislatore deriva dalla necessità di tenere in considerazione…

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