L’accertamento definitivo della società preclude il diritto di contestazione del socio

La Corte di cassazione, con l’ordinanza n 30568/2024, consolida il suo orientamento preclusivo in ordine al diritto del socio a contestare la legittimità dell’accertamento divenuto definitivo nei confronti della società partecipata. Nella citata ordinanza è testualmente riportato: “Per consolidata giurisprudenza di legittimità, qualora nei riguardi di una società di capitali a ristretta base partecipativa sia…

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Il fisco può escutere il socio di una società nei limiti dell’attivo patrimoniale percepito

Il socio di una società di capitali può essere escusso nei limiti dell’attivo patrimoniale percepito in sede di liquidazione, indipendentemente dalla previa notifica dell’avviso di accertamento notificato alla società partecipata. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 29333 dello scorso 13.11.2024, ha ritenuto non fondato il motivo del contribuente che riteneva violati l’articolo 36, D.P.R….

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CPB: l’adeguamento della proposta di concordato alle informazioni fornite dai contribuenti

Una volta pubblicato il D.M. 14.6.2024 (c.d. D.M. CPB ISA) e il D.M. 15.7.2024 (c.d. D.M. CPB Forfetari), di approvazione delle specifiche metodologie, in base alla quale l’Agenzia delle entrate formula ai contribuenti di minori dimensioni, che svolgono attività nel territorio dello Stato e che sono titolari di reddito di impresa, ovvero di lavoro autonomo…

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Motivi per aderire al CPB

I vantaggi che può portare con sé l’adesione al nuovo istituto del concordato preventivo biennale (CPB) sono, sostanzialmente, da una parte, di natura economico-finanziaria e, dall’altra, riconducibili alla limitazione del potere accertativo dell’Amministrativo finanziaria. Con riferimento al primo aspetto, l’analisi va effettuata caso per caso, risultando generalmente conveniente l’accettazione della proposta concordataria laddove il reddito…

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Accertamento e statuto del contribuente: novità e criticità della riforma

Un pieno di novità per l’accertamento tributario e lo statuto dei diritti dei contribuenti. In attuazione della riforma fiscale contenuta nella L. 111/2023, i successivi decreti legislativi delegati hanno apportato profonde modifiche all’istituto dell’accertamento tributario e allo statuto del contribuente. Tali importanti novità saranno oggetto di approfondimento durante il 5° incontro del master breve di…

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Il nuovo redditometro tra riforma dell’istituto e onere della prova

Le numerose polemiche emerse in seguito alla pubblicazione del Decreto del 7.5.2024 hanno, da un lato, spinto il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con specifico atto di indirizzo, a sospendere l’efficacia del nuovo redditometro e, dall’altro, incentivato il legislatore a pubblicare in G.U. il D.Lgs. 108/2024, che prevede anche un intervento in materia di accertamento…

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L’incipit del divieto del bis in idem fa salve le specifiche disposizioni che prevedano diversamente

Il D.Lgs. 219/2023, di riforma dello Statuto del contribuente, introduce l’articolo 9-bis, L. 212/2000, normando così il cd. divieto di bis in idem nel procedimento tributario: “Salvo che specifiche disposizioni prevedano diversamente e ferma l’emendabilità di vizi formali e procedurali, il contribuente ha diritto a che l’Amministrazione finanziaria eserciti l’azione accertativa relativamente a ciascun tributo…

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Riforma fiscale: cambia la competenza territoriale per società di persone ed enti similari

Fra i compiti degli uffici vi è quello principale relativo al controllo delle dichiarazioni presentate dai contribuenti e dai sostituti d’imposta, rilevandone l’eventuale omissione, e provvedendo alla liquidazione delle imposte o maggiori imposte dovute.Ai sensi dell’articolo 31, comma 2, D.P.R. 600/1973, la competenza relativa i controlli spetta all’ufficio nella cui circoscrizione è il domicilio fiscale…

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Maggiori tutele per il contribuente sull’obbligo di motivazione degli atti

La recente riforma dello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212/2000), operata dal D.Lgs. 219/2023, attuativo della delega fiscale (L. 111/2023) e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 2 del 3.1.2024, ha introdotto, con decorrenza dallo scorso 18.1.2024, rilevanti modifiche, anche in tema di chiarezza e motivazione degli atti dell’Amministrazione finanziaria. Nello specifico, mediante la riformulazione…

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Il termine di decadenza dell’accertamento sull’indebita compensazione

Sovente accade che il contribuente chieda il rimborso dell’Iva esposta nella dichiarazione di un determinato anno di imposta e che l’amministrazione finanziaria richieda la documentazione contabile relativa all’anno in questione, onde verificare la legittimità del rimborso. È noto, infatti, come, da un lato, i soggetti passivi Iva possano chiedere il rimborso dell’eccedenza detraibile d’imposta risultante…

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