15 Maggio 2015

Proposte di lettura da parte di un bibliofilo cronico

di Andrea Valiotto
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LESSICO FAMIGLIARE

lessicoNatalia Ginzburg

Einaudi

Prezzo – 12

Pagine  280


 

Lessico famigliare è il libro di Natalia Ginzburg che ha avuto maggiori e più duraturi riflessi nella critica e nei lettori. La chiave di questo straordinario romanzo è delineata già nel titolo. Famigliare, perché racconta la storia di una famiglia ebraica e antifascista, i Levi, a Torino tra gli anni Trenta e i Cinquanta del Novecento. E Lessico perché le strade della memoria passano attraverso il ricordo di frasi, modi di dire, espressioni gergali.

 

I GIOVANI – TRE RACCONTI

I-giovani_SI1-1J.D. Salinger

Il Saggiatore

Prezzo – 12

Pagine – 80


 

L’esordiente e ambizioso scrittore di nome Jerome David Salinger toccò traguardi molto precoci nella sua carriera. Quasi disperatamente cercò di pubblicare i suoi primi racconti sul New Yorker, che riteneva l’approdo più prestigioso nel mondo letterario americano, ma non vi riuscì per diversi anni: forse il New Yorker non era ancora pronto per quel giovane autore fin troppo sicuro di sé, con una visione ironica, se non cinica della vita, e uno stile piano e colloquiale. Però, mentre il mondo intero procedeva a grandi passi verso il buio del totalitarismo e della guerra, quel talento nuovo veniva notato altrove. Nel 1940 la rivista Story, a bassa tiratura ma stimata e influente, è la prima a pubblicare il nome J.D. Salinger e il racconto I giovani, scorcio illuminante della cocktail society di New York, in cui, a una festa tra adolescenti, si cerca di mitigare la solitudine con scotch whisky e chiacchiere, la conversazione quasi del tutto priva di senso e scopo. Va’ da Eddie compare per la prima volta su un giornale universitario del Kansas; pervade il racconto una minaccia sottile, che si fa sempre più invadente man mano che il protagonista maschile rafforza la sua pressione su una giovane donna dai capelli rossi perché incontri un uomo di nome Eddie. Comparso anch’esso nel 1940, il racconto segue il modello del retroscena omesso, una tecnica che anche il maestro Ernest Hemingway adottò con grande successo. Infine, quattro anni più tardi, al termine della sua esperienza bellica, Salinger pubblica, ancora su Story, Una volta alla settimana, che ritrae un giovane soldato nel tentativo di raccontare a una zia anziana e non più lucida che sta partendo per il fronte. Una metafora amara di come una famiglia debba o possa prepararsi alla morte in tempo di guerra. A distanza di più di settant’anni, il Saggiatore pubblica tre racconti inediti in Italia dell’autore de Il giovane Holden, il cui mito per decenni è stato alimentato dal suo ritiro a vita strettamente privata, nel 1965. L’incomunicabilità dei personaggi, che si parlano di continuo senza mai parlarsi davvero; i rapporti parentali, guastati dal pregiudizio e dall’indifferenza; lo sguardo impietoso sulla società medio-alto borghese, con le sue leggi non scritte e il suo conformismo incurabile, sono solo alcuni dei temi dell’arte salingeriana, che ritroviamo in nuce in questi racconti giovanili, e che saranno poi ampliati e portati a compimento nelle opere successive: non molto tempo dopo il suo esordio, J.D. Salinger diventerà un simbolo della sacralità della letteratura onorata nel silenzio e, insieme, un narratore amato e celebrato da intere generazioni di lettori.

 

QUANDO TUTTO TORNERÀ A ESSERE COME NON È MAI STATO

QUANDO_TUTTO_TORNER_A_ESSERE_COME_NON__MAI_STATOJoachim Meyerhoff

Marsilio

Prezzo – 19

Pagine – 324


 

Per il piccolo Josse, figlio del direttore di un ospedale psichiatrico per l’infanzia e l’adolescenza, crescere in mezzo a centinaia di malati di mente è del tutto naturale, anzi, la cosa gli piace moltissimo. I «dementini», come affettuosamente e spietatamente ama chiamare i pazienti, sono parte della sua famiglia; la grande area dell’ospedale è la sua casa. Qui Josse è felice di galoppare sulle spalle di un ragazzo gigantesco che se ne va in giro facendo suonare due pesanti campane dorate; qui si addormenta cullato dalle urla tranquillizzanti che ogni sera lo accompagnano nel sonno. Ama l’eccesso, l’isteria festosa, la gioia incontrollata, la normalità per lui ovvia di quel luogo della follia. Questo mondo a sé, che alte mura proteggono dall’esterno, è soprattutto il regno di suo padre, l’uomo grasso dagli occhi gentili e curiosi che lui ammira sopra ogni cosa e che gli ha insegnato a diffidare delle apparenze e a cercare la bellezza dove davvero si fatica a trovarla. Un padre che sembra avere tutto sotto controllo e che troppo spesso finisce col mancare i propri obiettivi. Con infinita tenerezza e molto buon umore, Meyerhoff ricostruisce la storia di un’insolita famiglia – padre, madre, tre figli maschi e un cane – che vive in un insolito luogo. Forte della convinzione che «inventare significa ricordare», tra vita vissuta e finzione scava negli abissi della memoria per ripescare gli episodi che hanno disegnato lo stravagante idillio della sua infanzia e la perdita di quell’universo rassicurante. Al centro del suo racconto autobiografico, di una comicità trascinante e al tempo stesso profondamente malinconico, è proprio la perdita di qualcosa che non tornerà più, il ricordo che si mescola a desiderio e fantasia, la nostalgia che resta.

 

HAI VOLUTO LA BICICLETTA? IL PIACERE DELLA FATICA

HAI_VOLUTO_LA_BICICLETTA_IL_PIACERE_DELLA_FATICAAA.VV.

Sellerio

Prezzo – 15

Pagine – 432


 

Quando il tema è il ciclismo, il suo racconto assume immediatamente la forma del mito. E infatti quali sono quasi sempre gli elementi della narrazione? Il gruppo, ovvero la massa dei ciclisti, compatta e irresistibile come una forza di natura che avanza in un eccitante dinamismo. Dentro il gruppo numeroso, l’eroe solitario, il campione cui spetta di compiere l’impresa sovrumana; ogni eroe, segnato dal suo dono specifico – lo scalatore, il passista, il velocista – e circondato dai suoi fedeli, i gregari. Intorno il paesaggio, epico e vivente, non la scatola chiusa di uno stadio; e del paesaggio lo scrittore ferma sempre la natura e l’anima, la geografia fisica ma anche la storia, il costume, la cultura; tanto che alcune località, destinate a restare anonime, diventano immortali grazie allo scorrere del serpentone, come certi passi sconosciuti di montagna teatro di scalate infernali. E poi, il paesaggio umano che circonda i ciclisti, la «carovana» piena di umori, di storie, di masserizie, di tecniche e segreti, tutti da raccontare. Così, per questa appartenenza al campo del mito ben oltre la povera realtà ordinaria, le migliori cronache del ciclismo sono opera di scrittori, così come i cronisti diventano a tutti gli effetti narratori nel momento di grazia del loro «pezzo» sulla corsa. Ed è questo il criterio che guida la presente antologia che raccoglie racconti ciclistici di giornalisti che sono in realtà grandi narratori (Gianni Brera, Gianni Mura, Orio Vergani, Manlio Cancogni tra gli altri) e di narratori che si fanno cronisti (tra cui Vasco Pratolini, Dino Buzzati, Achille Campanile, Piero Chiara): cronache come racconti e racconti come cronache del grande mito del ciclismo.

 

L’INTESTINO FELICE

LINTESTINO_FELICEGiulia Enders

Sonzogno

Prezzo – 16,50

Pagine – 256


 

L’intestino è un organo pieno di sensibilità, responsabilità e volontà di rendersi utile. Se lo trattiamo bene, lui ci ringrazia. E ci fa del bene: l’intestino allena due terzi del nostro sistema immunitario. Dal cibo ricava energia per consentire al nostro corpo di vivere. E possiede il sistema nervoso più esteso dopo quello del cervello. Le allergie, così come il peso e persino il mondo emotivo di ognuno di noi, sono intimamente collegati alla pancia. In questo libro, la giovane scienziata Giulia Enders ci spiega con un linguaggio accessibile, spiritoso e piacevole, unito ai disegni esplicativi della sorella Jill, quel che ha da offrirci la ricerca medica e come ci può aiutare a migliorare la nostra vita quotidiana. L’intestino felice è un viaggio istruttivo e divertente attraverso il sistema digestivo. Scopriremo perché ingrassiamo, perché ci vengono le allergie e perché siamo tutti sempre più colpiti da intolleranze alimentari.