22 Gennaio 2021

Proposte di lettura da parte di un bibliofilo cronico

di Andrea Valiotto
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Neofascismo in grigio

Claudio Vercelli

Einaudi

Prezzo – 15,00

Pagine – 112


Obbligato per decenni ai margini del dibattito politico per il suo apparente anacronismo, il neofascismo, nelle sue diverse declinazioni storiche, ha invece riassunto oggi le vesti di uno scomodo convitato. Non è il ritorno a vecchie organizzazioni che si erano incaricate di raccogliere, in età repubblicana, il lascito mussoliniano. Men che meno degli spettri, mai del tutto dissoltisi, di quest’ultimo. Semmai assistiamo a una riformulazione culturale e antropologica della sua attualità in quanto sistema di rapporti e relazioni politiche per i tempi a venire. L’asticella non è rivolta al passato bensí al futuro. Se le società europee si trasformano dinanzi all’incalzare della globalizzazione, cosí come nella secca riconfigurazione della stratificazione sociale, il neofascismo del presente è in grigio: si propone come il soggetto che intende difendere la «differenza»: nazionale, etnica, in prospettiva razziale. Tanto piú in età pandemica, nella crisi delle democrazie sociali.

 

Comunisti a modo nostro

Emanuele Macaluso, Claudio Petruccioli

Marsilio

Prezzo – 20,00

Pagine – 464


Apparentemente ormai conclusa, la vicenda politica del comunismo continua a generare dibattiti e polemiche ogni volta che si cerca di raccontare cosa ha realmente rappresentato quella galassia di uomini e donne eccezionali che fu il Pci. A cento anni dalla sua fondazione, Emanuele Macaluso e Claudio Petruccioli ne ripercorrono sviste e svolte epocali, ricordano le conquiste sociali di cui fu promotore e ipotizzano strade alternative che l’Italia avrebbe potuto imboccare per scongiurare il declino politico e culturale del Paese. Legati a riferimenti ed esperienze politiche diverse, Macaluso, militante già durante gli anni del regime fascista e dirigente di lungo corso, più volte deputato e senatore del Pci, e Petruccioli, che della segreteria del partito fu l’ultimo coordinatore, tentano così un bilancio tra due visioni spesso contrastanti dell’eredità politica del comunismo in Italia: quella che vede per la sinistra del Paese una cesura netta tra un prima e un dopo Pci, e quella per cui le diverse incarnazioni della sinistra post-comunista, pur nella crisi insanabile che i partiti e le istituzioni attraversano dalla fine della Prima repubblica, corrispondono alla naturale evoluzione di una certa idea dell’Italia e degli italiani. Sullo sfondo di questo fitto dialogo si susseguono cinquant’anni di avvenimenti, dal ritorno di Togliatti dalla Russia all’approvazione della Costituzione, dall’occupazione sovietica dell’Ungheria nel 1956 alla rottura mai risanata con i socialisti, passando per la breve ma cruciale stagione di Luigi Longo e gli anni di Berlinguer, il fallimento del compromesso storico e la fine del più ambizioso esperimento politico italiano del secolo scorso.

 

2030 d.C. – Come sarà il mondo fra dieci anni

Mauro F. Guillén

Prezzo – 24,00

Pagine – 352


C’era una volta un mondo in cui al mattino ci si alzava per andare al lavoro, alla sera si usciva a bere una birra con gli amici e quando si era vecchi si passava il tempo a guardare la televisione. Ripetitivo? Rassicurante? Comunque sia, il mondo di una volta presto non esisterà più. La realtà in cui viviamo sta mutando giorno dopo giorno: piccoli cambiamenti impercettibili, che a breve si trasformeranno in un capovolgimento radicale del nostro modo di stare al mondo. Quello che ci aspetta è un futuro in cui i robot lavoreranno nelle fabbriche, costruiranno le nostre case e si prenderanno cura dei malati e delle persone sole, mentre noi ci dedicheremo ai lavori creativi e, grazie a esoscheletri e protesi sofisticate, resteremo attivi anche in tarda età. Un futuro in cui megalopoli congestionate diventeranno serre e orti urbani e noi potremo viaggiare dalla Spagna alla Cina senza passaporto e senza soldi. Un futuro in cui mobili e altri oggetti d’uso saranno stampati in 3D e riciclati dopo l’utilizzo, mentre edifici e vestiti saranno realizzati in materiali intelligenti che si adatteranno all’ambiente cambiando forma e colore a seconda della stagione. 2030 d.C. è una guida dettagliata e immaginifica per prepararci al futuro senza paura: Mauro F. Guillén disegna la mappa con cui orientarci attraverso le sfide che ci attendono, descrivendo i cambiamenti più radicali del prossimo decennio, spiegando come anticipare le tendenze che diventeranno parte della nostra vita quotidiana e invitandoci a leggere le incertezze dell’avvenire come nuove possibilità.

 

Le api d’inverno

Norbert Scheuer

Neri Pozza

Prezzo – 18,00

Pagine – 256


Germania, 1944. Egidius Arimond vive in una cittadina di minatori sulle sponde del fiume Urft, una regione con una vegetazione lussureggiante che le api sembrano amare molto, poiché ci vivono da milioni di anni. Ex insegnante, Egidius si guadagna da vivere come i suoi antenati prima di lui: alleva api e vende i prodotti del miele – candele di cera, vino e liquori – ai piccoli negozi della zona o nei mercati. Ogni mattina si alza alle cinque, beve un caffè d’orzo e poi si dedica alle arnie. Nel pomeriggio scende in città e si reca in biblioteca, dove controlla se è stato lasciato qualche messaggio per lui. Un’esistenza in apparenza monotona, segnata da rigide abitudini. In realtà, un’esistenza esposta al piú grave dei pericoli. Egidius Arimond ha, infatti, un’attività segreta che, se scoperta, nella Germania del 1944, potrebbe costargli la vita: costruisce cassette cinte da arnie con colonie d’api particolarmente aggressive e, con quelle, organizza il trasporto di fuggitivi ebrei al confine con il Belgio. Per questo ritira ogni giorno in biblioteca comunicazioni in codice, infilate in volumi rilegati in cuoio che nessuno, per sua fortuna, si prende mai la briga di sfogliare. Non è soltanto per immacolata virtú che Egidius svolge la sua rischiosa attività: per ogni ebreo trasportato oltreconfine prende duecento marchi, che gli servono per comprare i farmaci antiepilettici di cui ha bisogno. Da quando c’è la guerra i farmaci sono molto difficili da reperire, soprattutto per uno come lui, un infermo e, perciò, un uomo considerato privo di valore, un inutile parassita nella follia che travolge la sua Nazione in guerra. Romanzo che ha raccolto l’unanime consenso di pubblico e di critica al suo apparire in Germania, Le api d’inverno è la struggente storia di un uomo che, lottando contro la sua malattia, lotta contro il morbo del nazismo che ha infettato la sua terra, seminando odio e distruzione.

 

Non c’è niente di male a essere felici

Linda Holmes

Sperling & Kupfer

Prezzo – 17,90

Pagine – 320


In una tranquilla cittadina costiera del Maine, una mattina come tante, Evvie Drake si alza, fa le valigie ed è pronta a lasciare il marito «perfetto». Prima di uscire, il telefono squilla: è l’ospedale. Quel giorno, Evvie inizia sì una nuova vita, ma da vedova, perché Tim è morto in un incidente stradale. Lacerata dal senso di colpa, e non dal dolore come tutti immaginano, la donna si barrica in casa per un anno. Anche il suo migliore amico, Andy, crede che sia il peso della perdita la causa di quell’isolamento e cerca un modo per aiutarla. La risposta si chiama Dean Tenney, suo conoscente d’infanzia dai tempi dei boy scout e grande star del baseball, ora in profonda crisi. Nonostante abbia provato ogni tipo di cura, Dean non riesce più a lanciare e, visto che a New York la situazione è diventata insostenibile con giornalisti e curiosi alle calcagna, decide di cogliere al volo l’offerta di Andy. Quando Dean si trasferisce nell’appartamento sul retro dell’abitazione di Evvie, i due fanno un accordo: non parlare mai dei reciproci problemi. Ma le regole, si sa, sono fatte per essere infrante e a volte, in modo inaspettato, un’amicizia può diventare qualcosa di speciale. Per poter andare avanti, Evvie e Dean dovranno fare i conti con le loro paure e i loro segreti; ma nei sentimenti, come nel baseball, c’è sempre una possibilità. Basta avere il coraggio di lasciarsi il passato alle spalle. Molto di più di una semplice storia d’amore, Non c’è niente di male a essere felici è un romanzo perfettamente in bilico tra profondità e leggerezza, ironia e sentimento. Una storia che racconta quanto sia difficile scrollarci di dosso l’immagine che gli altri hanno di noi e celebra la forza di ricominciare anche quando la vita ha sconvolto tutti i nostri piani.