17 Dicembre 2015

Nuove imprese a tasso zero: consigli per la compilazione della domanda

di Giovanna Greco
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Il 13 gennaio 2016 partono gli incentivi Nuove imprese a tasso zero”, rivolti alle donne e agli under 35 che vogliono avviare micro o piccole imprese. Le agevolazioni rappresentano la versione “aggiornata” della misura Autoimprenditorialità (D.Lgs. 185/2000, Titolo I), modificata dal Ministero dello Sviluppo Economico con la Circolare 75445/2015 con la quale sono stati individuati i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione a valere sulla misura di cui al Titolo I, Capo 01, del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 185 e sono state fomite le necessarie indicazioni operative per la richiesta e concessione delle agevolazioni. Per accedere al finanziamento non ci sono graduatorie, né click-day e le domande vengono esaminate in base all’ordine cronologico di presentazione. Dopo la verifica formale, è prevista una valutazione di merito che comprende anche un colloquio con gli esperti di Invitalia.

I beneficiari degli incentivi sono le imprese (composte da donne o under 35) costituite in forma di società da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda. Possono richiedere i finanziamenti anche le persone fisiche che costituiscono la società entro 45 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni. Le agevolazioni finanziano progetti d’impresa in tutto il Territorio Nazionale e vengono concesse nei limiti del regolamento de minimis, trattasi di un finanziamento agevolato senza interessi (tasso zero) della durata massima di 8 anni, che può coprire fino al 75% delle spese totali.

Gli investimenti devono essere realizzati entro 24 mesi dalla firma del contratto di finanziamento. Cosa viene finanziato e quali settori rientrano? Le spese ammesse sono quelle relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi necessari alle finalità del progetto, le spese per i macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, le spese per la formazione dei dipendenti e soci del soggetto beneficiario e le spese per le consulenze specialistiche. Le iniziative agevolabili sono quelle, con un tetto massimo di spesa pari a 1.500.000 di euro, nel settore della produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; commercio di beni e servizi e turismo.

Per presentare un progetto d’impresa convincente suggeriamo un “decalogo” di regole da rispettare per compilare correttamente la domanda:

Rispettare i limiti di spesa – Verificare che l’idea sia realizzabile con una spesa non superiore al limite di 1,5 milioni di euro. L’Iva non è agevolabile, ma deve essere sostenuta completamente dall’impresa e non va considerata nel calcolo delle spese.

Controllare i requisiti – Analizzare e verificare attentamente i requisiti necessari per chiedere le agevolazioni. I soci devono essere in maggioranza giovani tra i 18 e i 35 anni o donne di qualsiasi età. Le imprese, se già esistenti, devono essere costituite in forma di società da non più di 12 mesi.

Identificare ruoli e competenza – I soci della nuova impresa devono avere competenze adeguate e coerenti con l’attività proposta, devono conoscere il settore in cui vogliono operare.

Fare indagini di mercato – Chiarire le caratteristiche distintive del prodotto o servizio e i benefici che si offrono rispetto ai concorrenti. Il vantaggio competitivo, le analisi e le strategie di mercato sono passaggi fondamentali.

Fare un progetto a misura di socio e di idea – Valutare se le capacità finanziarie consentono di sostenere il programma di investimenti.

Verificare la copertura finanziaria – Il finanziamento agevolato senza interessi può coprire fino al 75 per cento delle spese totali al netto dell’Iva. La società dovrà sostenere con fondi propri o con un prestito bancario il restante 25 per cento delle spese e il valore dell’Iva, che non è agevolabile.

Spiegare bene l’idea – Presentare un piano d’impresa sulla base dello schema che verrà pubblicato on line nelle prossime settimane.

Fare attenzione ai dettagli – Le domande saranno valutate in ordine cronologico di arrivo, ma attenti a non farvi prendere dalla fretta.

Prestare attenzione alla forma e alla sostanza – “Nuove imprese a tasso zero” è un incentivo pubblico. Le regole e i requisiti sono stabiliti da apposite norme e devono essere rispettati alla lettera. Basta un piccolo scostamento dai criteri fissati dal regolamento per rendere il progetto non finanziabile.

Occhio al colloquio – Il colloquio con gli esperti di Invitalia è un aspetto importante della valutazione. Bisogna spiegare bene il progetto ed essere convincenti.