9 Aprile 2016

Modello per gli investimenti nel Mezzogiorno

di Laura Mazzola
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Disponibile il modello con le relative istruzioni per l’invio della “Comunicazione per la fruizione del credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno” introdotto dalla Legge di stabilità per il 2016.

Con il Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 24 marzo è stato, infatti, approvato il modello che i titolari di reddito d’impresa possono utilizzare per beneficiare del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive localizzate nelle Regioni Basilicata,  Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, par. 3 lett. a), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, e nelle zone assistite delle Regioni Molise, Sardegna ed Abruzzo, ammissibili alle deroghe previste dall’articolo 107, par. 3 lett. c), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, come individuate dalla Carte degli aiuti a finalità regionale 2014 – 2020 del 16 settembre 2014.

Il credito d’imposta, voluto dal governo per incoraggiare gli investimenti in aree del Paese dove è maggiormente avvertita la necessità di sostenere la crescita e creare posti di lavori, è fruibile con riferimento agli investimenti legati all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di:

  • macchinari;
  • impianti;
  • attrezzature varie.

Tali investimenti, realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, devono essere destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.

Rimangono esclusi dal beneficio i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo. L’agevolazione non si applica neppure alle imprese in difficoltà.

Il modello per la richiesta di attribuzione del credito d’imposta è composto:

  • dall’informativa sul trattamento dei dati personali;
  • dal riquadro contenente i dati dell’impresa beneficiaria, quali il codice fiscale, la dimensione dell’impresa (grande, media, piccola e micro), il settore (agricolo, pesca o acquacoltura), l’indirizzo di posta elettronica certificata, i dati relativi alle persone fisiche (cognome, nome, sesso, data di nascita, Comune, o Stato estero, di nascita) e i dati relativi ai soggetti diversi dalle persone fisiche (denominazione o ragione sociale e natura giuridica);
  • dal riquadro contenente i dati del rappresentante firmatario della comunicazione, quali il codice fiscale, il codice carica, il codice fiscale della società, il cognome, il nome, il sesso, la data di nascita ed il Comune, o Stato estero, di nascita;
  • dal riquadro contenente i dati del referente da contattare, quali cognome, nome, telefono, cellulare ed indirizzo di posta elettronica;
  • dal riquadro contenente la rinuncia al credito ovvero la rettifica di una precedente comunicazione, per la quale deve essere indicato il numero di protocollo;
  • dal riquadro contenente la dichiarazione sostitutiva di atto notorio;
  • dal riquadro contenente gli impegni assunti con la sottoscrizione;
  • dal riquadro contenente i dati relativi all’impegno alla presentazione telematica, quali il codice fiscale del soggetto incaricato, la data dell’impegno e la firma;
  • dal quadro A, denominato “Dati relativi al progetto d’investimento e al credito d’imposta”, composto da quattro sezioni contenenti i dati relativi a tutti i progetti d’investimento (investimento complessivo e credito d’imposta complessivo), i dati di carattere generale del progetto d’investimento, l’ambito di attività (industria intelligente e sostenibile, aerospazio e difesa, salute, alimentazione e qualità della vita, industria della creatività turistico-culturale, agenda digitale, smart communities, sistemi di mobilità intelligente, altre attività manifatturiere, trasformazione e commercializzazione di progetti agricoli, costruzioni, attività ricettive e di ristorazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio, attività terziarie e servizi ed altro) e la descrizione del progetto d’investimento;
  • dal quadro B, denominato “Dati della struttura produttiva”, composto da tre sezioni contenenti l’ubicazione della struttura produttiva, l’ammontare dell’investimento e del credito d’imposta, suddiviso in base alla tipologia, e l’elenco dei beni strumentali;
  • dal quadro C, denominato “Elenco soggetti sottoposti alla verifica antimafia”, contenente l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia per i quali devono essere indicati il codice fiscale, il codice qualifica ed il codice fiscale del familiare convivente.

Le imprese interessate devono presentare la comunicazione esclusivamente in via telematica tramite i servizi online Fisconline o Entratel, a partire dal 30 giugno 2016, direttamente o attraverso gli intermediari incaricati, quali professionisti, associazioni di categoria, Caf e altri soggetti.

La trasmissione telematica avviene utilizzando il software “Creditoinvestimentisud”, che sarà disponibile sul sito www.agenziaentrate.it.

Il credito d’imposta maturato può essere usato solo in compensazione all’interno del modello F24, ai sensi dell’articolo 17 del D.Lgs. 241/1997, ed esclusivamente con modalità telematiche.