21 Ottobre 2017

L’analisi della PFN da parte del collegio

di Luca Dal Prato
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In un precedente contributo è stata valutata una procedura di controllo della liquidità aziendale, volta a comprendere se la gestione sociale assorbe o genera cassa, fornendo anche un esempio numerico.

In questo contributo si affronta invece un altro aspetto legato all’equilibrio finanziario aziendale, ovverosia l’analisi della posizione finanziaria netta in corso d’anno.

La posizione finanziaria netta indica la disponibilità di liquidità aziendale e, nello specifico, viene calcolata tramite la differenza tra:

  • la somma della liquidità e dei crediti finanziari e
  • l’importo delle passività finanziarie.

Se il saldo è positivo, l’impresa ha una disponibilità finanziaria pari al valore ottenuto. Se il saldo è negativo, la società è soggetta a un indebitamento finanziario per l’ammontare indicato.

Esempi di voci accolte nella posizione finanziaria netta sono le obbligazioni (anche convertibili), i debiti v/banche, i debiti verso altri finanziatori, gli altri debiti di natura finanziaria, eventualmente anche rappresentati da titoli di credito, l’aggio su prestiti, al netto di attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, le disponibilità liquide ed eventualmente il disaggio su prestiti.

Nella tabella che segue proviamo a schematizzare un calcolo di PFN che potrebbe essere utilizzato durante ogni verifica sindacale al fine di monitorare il delicato andamento finanziario sociale, ricordando che la colonna relativa al periodo dell’anno può essere affiancata da altrettanti valori: al 31/12/n-1, allo stesso periodo dell’anno precedente, al forecast al 31/12/n, eccetera.

  Descrizione (K/€) Esempio gg/mm/20xx
A Disponibilità liquide prontamente liquidabili entro 3 mesi
B Attività finanziarie a breve entro 12 mesi I.E. Crediti finanziari, titoli, altre attività, ratei e risconti finanziari a breve
C Attività finanziarie a medio lungo oltre 12 mesi I.E. Crediti finanziari, titoli, altre attività, ratei e risconti a medio lungo
Totale Attività finanziarie A+B+C    
D Passività finanziarie a breve entro 12 mesi I.E. Scoperto di conto corrente, debiti finanziari, factoring, leasing, prestiti sociali, ratei e risconti finanziari a breve
E Passività finanziarie a medio lungo oltre 12 mesi I.E. Debiti v/banche, prestiti obbligazionari, debiti v/soci, debiti finanziari, leasing, ratei e risconti finanziari pluriennali
Totale passività finanziarie (D+E)
PFN complessiva A+B+C-D-E      

Laddove invece si volesse calcolare una PFN di breve periodo, occorrerà sottrarre ai crediti, liquidi e finanziari, i debiti liquidi espressi entrambi in valuta corrente.

Posizione Finanziaria netta = crediti liquidi – debiti liquidi =

+ (attività finanziarie non immobilizzazioni + disponibilità liquide)

– (debiti verso banche a BT + debiti verso altri finanziatori a BT)

Ottenuta la PFN è poi possibile utilizzarla per calcolare determinati indici di bilancio, tra cui:

  1. PFN/Capitale investito netto: indica quanta parte degli asset è finanziata tramite il ricorso all’indebitamento e quanta con patrimonio netto. In sintesi, il capitale investito netto si determina sottraendo, dall’attivo a breve, il passivo a breve termine;
  2. PFN/Vendite: indica la capacità di coprire le uscite per il rimborso dell’indebitamento attraverso le vendite;
  3. PFN/EBITDA: indica la capacità della società di coprire le uscite per il rimborso dell’indebitamento attraverso il flusso finanziario prodotto dalla gestione operativa.

 

Laboratorio professionale sull’attività del revisore legale e del collegio sindacale