26 Maggio 2014

La settimana finanziaria

di Direzione Finanza e Prodotti - Banca Esperia S.p.A.
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a cura della Direzione Investment Solutions – Banca Esperia S.p.A.

Settimana moderatamente positiva per i mercati azionari

Pochi i dati macro comunicati in America questa settimana. L’attenzione degli operatori era rivolta alle minute del FOMC. Gli unici dati pubblicati hanno riguardato i Jobless Claims, risultati più alti delle attese e le Existing Home Sales.

S&P +1.16%, Dow +0.59%, Nasdaq +2.4%

L’Asia ha visto pubblicare una serie di numeri in Cina che, se da una parte sembrano preoccupanti per il comparto Real Estate, dall’altra sembrano indicare una tenuta del comparto manifatturiero. L’India vede continuare il proprio momento postelettorale positivo, mentre in Thailandia l’esercito ha preso di nuovo il potere dopo sei mesi di disordini, in una prassi storica ormai consolidata. Il Giappone recupera grazie ai movimenti valutari dopo un momento di delusione successivo al meeting BoJ.

Nikkei +2.59 %, HK +1.1%, Shanghai +0.16%, Sensex +2.04%, ASX+0.25%.

In Europa mercati in fermento per le elezioni continentali, con conseguenti movimenti scomposti negli ultimi 5 giorni di rilevazione, mentre passa nettamente in secondo piano il nervosismo generato dalle tensioni geopolitiche in Ucraina. L’indice italiano si dimostra come il peggior performer della settimana, appesantito dalla paura degli investitori esteri in merito a un risultato eclatante per il Movimento 5 stelle.

MSCI +0.41%, EuroStoxx50 +0.77%, FtseMib -0.23%.

Le tensioni in merito ai possibili risultati elettorali per quanto riguarda le consultazioni europee hanno in primo luogo riportato volatilità sui titoli obbligazionari periferici, con il differenziale BTP/Bund che ha subito notevoli oscillazioni soprattutto nella giornata di Mercoledì e che si è portato nella mattinata di Venerdì a un livello pari a 180 Bp.

Il dollaro, dopo la pubblicazione delle minute del FOMC, si è rafforzato contro Euro fino a 1.3640 mentre contro Yen. Il movimento sui cinque giorni ha mostrato una dinamica erratica che lo ha riportato esattamente al punto di partenza, 101.6.

Poche Corporate News, interessanti solo le minute dell’ultimo FOMC

La settimana non presentava in America particolari appuntamenti di carattere Macro, ma vi era attesa principalmente per le minute del FOMC e l’intervento di Janet Yellen a New York. I segnali che provengono dalle minute sembrano aver contribuito ad un miglioramento del mood generale. Dai verbali emerge che i policymaker si attendono una crescita dell’inflazione sotto le previsioni e pensano di cominciare ad aumentare i tassi di interesse, ma non hanno ancora chiara quale sarà la scansione temporale. Alcuni commenti hanno messo in luce, però, anche la preoccupazione della FED per la debolezza del rimbalzo del Real Estate. La performance non esaltante dell’economia del primo quadrimestre è stata messa ormai senza alcun dubbio in relazione con le condizioni meteo avverse e la maggior parte dei membri del FOMC prevede un rimbalzo netto per il secondo trimestre. Vi sono stati anche un paio di interventi focalizzati sulla necessità per la Banca Centrale Americana di cominciare a comunicare la propria strategia monetaria in modo più chiaro e più intellegibile. Il Senato USA ha confermato l’ex capo della Banca Centrale di Israele, Stanley Fischer, a membro della FED, ma non ha ancora stabilito la votazione, dall’esito ormai certo, per la sua nomina a vice di Janet Yellen.

In Asia la settimana è stata contraddistinta soprattutto da una serie di numeri relativi all’economia cinese che hanno fornito un quadro che gli analisti tendono a definire come caratterizzato da “luci ed ombre”. In primo luogo, il Real Estate cinese sembra essere in calo, dopo tutte le manovre messe in campo dal governo per neutralizzare il fenomeno dello Shadow Banking, che evidentemente stanno influenzando negativamente anche la concessione dei mutui per l’acquisto di carattere residenziale. I dati, se letti in sequenza a quanto pubblicato nelle scorse settimane, indicano che molto probabilmente la crescita di Pechino sarà inferiore al 7.5%, target fissato dal Governo, nonostante una serie di manovre a tutto campo impostate da Pechino (come il processo di “sviluppo guidato” dei mercati dei capitali, con una comunicazione della Security Commission che annuncia l’arrivo sul mercato di 100 Ipo prima di fine anno “equamente distribuite mese per mese”). I mercati orientali sono stati però sorpresi dalla pubblicazione dell’Indice PMI, redatto congiuntamente da HSBC e da Markit e distribuito Giovedì mattina che, con un valore migliore delle aspettative, indica una possibile stabilizzazione dell’economia cinese. La lettura è stata pari a 49.7, migliore dei livelli attesi, 48.3 e del valore rilevato in precedenza, 48.1. L’indice rimane comunque al di sotto della soglia di 50 che, come è noto, separa l’espansione dalla contrazione economica. In Giappone vi era attesa per il Meeting di BOJ, che secondo la maggior parte dei commentatori non ha presentato sorprese di alcun tipo: la politica monetaria non è stata modificata, l’effetto IVA sparirà prima dell’autunno e il Governatore Kuroda non è preoccupato per lo stato dell’economia, un nulla di fatto che ha penalizzato il Nikkei nella prima parte della settimana.

L’Europa ha visto, come anticipato la scorsa settimana, il riaccendersi della tensione su borse e bonds, soprattutto a causa dell’avvicinarsi della scadenza delle elezioni, con la crescita degli Euroscettici, Movimento 5 Stelle in testa, che comincia a configurarsi come spauracchio principale per i tutti i mercati. Inoltr,e i PMI Flash hanno evidenziato in termini settoriali, un miglioramento del comparto servizi ma un calo abbastanza deciso del manifatturiero. Dal punto di vista geografico, in attesa dei dati per Italia e Spagna, non contenuti nel dato di Giovedì, la Germania sembra tenere mentre la Francia risulta al momento l’area meno brillante. Pesante il mercato in Italia negli ultimi giorni della settimana sullo sviluppo delle inchieste della Magistratura su alcuni nomi del comparto bancario.

Termina la Reporting Season con Vodafone che pubblica una trimestrale inferiore alle attese, Ryanair leggermente meglio delle aspettative e SAB Miller decisamente meglio delle previsioni.

 

Il calendario Macro torna questa settimana a essere interessante

La prossima settimana vedrà il ritorno a una serie di appuntamenti macro sicuramente più stimolanti, rispetto agli ultimi cinque giorni, nonostante la chiusura dei mercati nella giornata di Lunedì per il Memorial Day. Sono attesi nella giornata di Martedì soprattutto gli Ordini di Beni Durevoli, seguiti dal Case Shiller Index e dalla Consumer Confidence. Giovedì, oltre ai consueti Jobless Claims settimanali sarà la volta di GDP, Personal Consumption e Pending Home Sales. Venerdì chiuderanno la settimana Personal Income, Personal Spending, Chicago Purchasing Manager Index e Michigan Confidence.

 

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