8 Luglio 2020

Il Decreto Semplificazioni e le novità in materia di responsabilità 231

di Lucia Recchioni - Comitato Scientifico Master Breve 365
Scarica in PDF

È stato un intenso Consiglio dei Ministri, quello che si è tenuto nella serata di lunedì 6 luglio, e che ha condotto non solo all’approvazione del Decreto Semplificazioni, ma anche all’approvazione, in esame definitivo, del decreto legislativo di attuazione della Direttiva (UE) 2017/1371, il quale, tra l’altro, interviene nuovamente per ampliare il novero dei reati presupposto nell’ambito della responsabilità amministrativa degli enti.

Il c.d. Decreto Semplificazioni, già definito “la madre di tutte le riforme”, riguarda quattro principali aree di intervento:

  • semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia: vengono introdotte, in via transitoria, fino al 31.07.2021, nuove disposizioni per l’affidamento dei lavori, le quali prevedono, tra l’altro, l’affidamento diretto per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro e una procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base dell’importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria;
  • semplificazioni procedimentali e responsabilità: nell’ambito delle misure in esame si segnala l’introduzione della regola del silenzio-assenso per la maggior parte dei procedimenti, la prevista pubblicazione dei tempi di durata effettiva dei procedimenti (con il confronto con i termini previsti dalla legge) e il taglio dei costi della burocrazia, con previsione di detrazioni d’imposta a fronte di nuovi costi regolamentari;
  • misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale: viene previsto l’accesso a tutti i servizi digitali della PA tramite Spid o Carta d’identità digitale e mediante AppIO sullo smartphone, con possibilità di presentare istanze e dichiarazioni tramite l’App, il rafforzamento dell’interoperabilità tra le banche dati pubbliche e la nascita di un “domicilio digitale” per i professionisti, anche se non iscritti agli albi;
  • semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy: in questo ambito importanti novità riguardano la c.d. “Nuova Sabatini”, nonché la semplificazione delle procedure per la cancellazione dal Registro delle imprese.

Importanti novità introdotte riguardano poi la lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione europea.

È stato infatti approvato il decreto legislativo, di attuazione della Direttiva (UE) 2017/1371, il quale introduce rilevanti novità in materia di responsabilità amministrativa degli enti, ampliando nuovamente il numero dei reati tributari presupposto.

Anche la dichiarazione infedele, l’omessa dichiarazione e l’indebita compensazione rappresentano infatti ora reati presupposto nell’ambito della disciplina sulla responsabilità amministrativa degli enti, così come assumono ora rilievo i delitti di frode nelle pubbliche forniture, il reato di frode in agricoltura (articolo 2 L. 898/1986) e il reato di contrabbando, con sanzioni differenti a seconda che il reato ecceda o meno la soglia di 100.000 euro. Infine, sono stati previsti anche nuovi delitti contro la pubblica amministrazione di cui possono rispondere le società, assumendo ora rilievo il delitto di peculato e quello di abuso d’ufficio.