2 Novembre 2015

Civis 2.0 si arricchisce con Civis F24

di Laura Mazzola
Scarica in PDF

Dal 26 ottobre è disponibile un nuovo servizio all’interno del sito dell’Agenzia delle entrate: si tratta di “Civis F24”, disponibile per gli utenti nazionali abilitati a Fisconline e a Entratel.

Il canale digitale, quindi, si rinnova e, dopo l’assistenza sulle comunicazioni di irregolarità, sugli avvisi telematici e le cartelle di pagamento e sul controllo formale delle dichiarazioni, finalmente offre l’opportunità a cittadini ed intermediari di:

  • Chiedere la modifica dei dati indicati all’interno di una delega di pagamento – modello F24;
  • Conoscere in tempi ragionevoli (l’Agenzia delle entrate afferma che i tempi saranno “rapidi”) e gratuitamente (ci mancherebbe solo che il servizio fosse a pagamento) l’esito della lavorazione dell’istanza di correzione (cd. feedback).

La richiesta di modifica del modello F24 può essere presentata a condizione che la delega:

  • Risulti già acquisita nella banca dati dell’Anagrafe tributaria;
  • Riguardi tributi gestiti dall’Agenzia delle entrate;
  • Sia stata presentata negli ultimi tre anni solari antecedenti l’anno della richiesta (ad esempio, entro il 31 dicembre 2015 può essere richiesta la modica di un modello F24 presentato con decorrenza 1° gennaio 2012);
  • Presenti almeno un tributo non abbinato.

Le fasi da seguire per la modifica di un modello, con le caratteristiche sopra riportate, sono essenzialmente quattro:

  1. Ricerca e visualizzazione della delega F24: tramite protocollo telematico e progressivo, se si tratta di delega inviata in modalità telematica, ovvero tramite data di versamento, saldo della delega e codice ente, se siamo di fronte ad una delega presentata non in modalità telematica (ad esempio tramite home banking);
  2. Modifica della delega: si ricorda che è possibile modificare solo i tributi gestiti direttamente dall’Agenzia delle entrate. Risultano, pertanto, esclusi i contributi/tributi relativi alla “Sezione Inps” ed i tributi della “Sezione Imu e altri tributi locali”, seppur con eccezioni. Infatti, per quanto riguarda l’addizionale comunale è possibile modificare il periodo di riferimento ed il codice tributo. In riferimento agli altri tributi, possono essere variati il codice tributo, il mese e l’anno di riferimento, il numero di rata, il codice tributo erariale in un codice tributo regionale e viceversa. Sono, invece, non modificabili gli importi a debito versati e quelli a credito compensati.
  3. Invio della richiesta, ricezione protocollo di accettazione: ultimato l’inserimento dei dati corretti, e inserite delle informazioni richieste, quali la motivazione, l’indirizzo mail ed il nominativo di riferimento, è possibile inviare la richiesta di modifica della delega. Subito dopo il contribuente, ovvero l’intermediario, riceveranno il protocollo di accettazione della richiesta;
  4. Esito della lavorazione: successivamente è possibile, all’interno della propria “scrivania” effettuare l’interrogazione dello stato di richiesta e verificare l’esito della richiesta stessa.

Con le ultime funzionalità di Civis l’Amministrazione finanziaria ha compiuto un nuovo passo avanti verso la collaborazione con i contribuenti. Contribuenti che devono essere sempre più inclini alla tecnologia in vista di un futuro che della “carta” avrà, forse, solo un lontano ricordo.