SOCIETÀ E BILANCIO

L’OIC23 “raccomanda” la percentuale di completamento

Il Principio contabile OIC 23 definisce i “lavori in corso su ordinazione” come i contratti “di durata normalmente ultrannuale per la realizzazione di un bene (o una combinazione di beni) o per la fornitura di beni o servizi non di serie che insieme formino un unico progetto, ovvero siano strettamente connessi o interdipendenti per ciò…

Continua a leggere...

Il libro del collegio sindacale: ma chi deve tenerlo?

Il Collegio Sindacale, come noto, nell’ambito delle proprie attività di vigilanza predispone uno specifico verbale per ogni riunione, riguardante le specifiche attività svolte. Il libro, tenuto a cura del medesimo Collegio, riporta tutte le adunanze e le deliberazioni di quest’ultimo. I verbali possono essere redatti contestualmente allo svolgimento dello specifico incarico oppure predisposti in una…

Continua a leggere...

La gestione della crisi e la transazione dei crediti contributivi

Nella gestione della crisi, gli operatori devono porre grande attenzione ai crediti contributivi. Come è noto, ai sensi dell’art. 182-ter L.F. “Transazione fiscale”, l’imprenditore, nell’ambito del concordato preventivo o dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, “[…] può proporre il pagamento, parziale o anche dilazionato, dei tributi […] nonché dei contributi amministrati dagli enti gestori di forme…

Continua a leggere...

I debiti commerciali: definizione e scorporo degli interessi impliciti

I debiti commerciali hanno origine dall’acquisizione di beni e servizi e vanno rilevati quando rischi, oneri e benefici significativi connessi alla proprietà sono stati trasferiti. Il trasferimento si realizza: per i debiti verso fornitori per acquisti di beni, con il passaggio di proprietà del bene (data di ricevimento del bene o data di spedizione nel…

Continua a leggere...

La relazione sulla gestione: le informazioni di carattere specifico

Accanto alle informazioni di carattere generale, trattate in un precedente contributo, l’art. 2428 c.c., al comma 3, prevede l’obbligo di inserire nella Relazione sulla gestione specifiche informazioni con riferimento a: attività di ricerca e sviluppo Le informazioni da fornire riguardano l’attività di investimento svolta nella ricerca e sviluppo dall’impresa, in particolare il totale dei costi…

Continua a leggere...

Fatti i conti, adesso valuta e scegli …

Volge verso il risultato finale l’analisi della gestione del dissesto finanziario della nostra rubrica sulla crisi di impresa. Analizzati i rapporti con le banche e con i fornitori, con i dipendenti e con il Fisco, viene oggi esplicitata la scelta da effettuare: quali sono gli elementi da soppesare nella valutazione. Dopo aver attentamente ragionato, valutato…

Continua a leggere...

La relazione sulla gestione: le informazioni di carattere generale

Il contenuto della relazione sulla gestione, che non costituisce parte integrante del bilancio ma è un documento autonomo che non è soggetto ad approvazione da parte dell’organo assembleare, è di carattere essenzialmente descrittivo. La norma che ne disciplina il contenuto è l’art. 2428 c.c., ma bisogna tener conto anche di altre specifiche disposizioni che prevedono…

Continua a leggere...

La check list di bilancio e i controlli sui fornitori

Eccoci ancora ad esaminare la nostra check list di bilancio occupandoci, questa volta, dei controlli che attengono alle voci aperte ai fornitori. Il principio contabile 19, novellato anche esso lo scorso agosto ed applicabile ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2014, prevede che i debiti verso fornitori vengano contabilizzati nella voce D7 dello stato patrimoniale…

Continua a leggere...

L’affitto d’azienda nel fallimento

Tra i poteri rientranti nella sfera di competenza del curatore vi è la possibilità di avvalersi dell’esercizio provvisorio d’azienda o del contratto di affitto d’azienda. Quest’ultimo istituto appare maggiormente raccomandabile dal punto di vista economico e operativo in quanto, nell’esercizio provvisorio, il curatore assume un vero e proprio rischio di impresa mentre, nell’affitto d’azienda, il…

Continua a leggere...

La valutazione dei titoli non immobilizzati

Il metodo generale per la valutazione dei titoli non immobilizzati iscritti nell’attivo nella voce C.III.6 è quello del costo specifico, che presuppone l’individuazione e l’attribuzione ai singoli titoli dei costi specificamente sostenuti per l’acquisto dei medesimi. In alternativa, ai sensi dell’art. 2426, n. 10, è possibile utilizzare le metodologie della media ponderata, del LIFO o…

Continua a leggere...