ISTITUTI DEFLATTIVI

Chiusura liti pendenti, conciliazione giudiziale e accordo transattivo: restituzione delle somme

La L. 197/2022 ha messo in campo diversi istituti deflattivi, che ancora oggi, per effetto dell’allungamento dei termini operato dal D.L. 34/2023, conv. con modif. in L. 56/2023, possono essere utilizzati. Chiusura liti pendenti, conciliazione giudiziale e accordo transattivo sono, quindi, ancora fino al 30 settembre 2023, oggetto di valutazione da parte dei contribuenti e…

Continua a leggere...

Isa: per le anomalie 2019-2021 arriva l’avviso di compliance

Con il provvedimento n. 231840/2023 del 23 giugno 2023 sono state individuate le anomalie nei dati degli Isa, afferenti il triennio di imposta 2019-2021. L’Agenzia delle Entrate, prima della contestazione della violazione, mette a disposizione del contribuente le informazioni in proprio possesso, invitando lo stesso ad eseguire la comunicazione dei dati o a correggere spontaneamente…

Continua a leggere...

Ravvedimento di ritenute d’acconto: nuovo codice tributo dal 3 luglio

Sui compensi comunque denominati, anche sotto forma di partecipazione agli utili, per prestazioni di lavoro autonomo, ancorché non esercitate abitualmente ovvero siano rese a terzi o nell’interesse di terzi o per l’assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere deve essere operata all’atto del pagamento una ritenuta del 20 per cento a titolo di…

Continua a leggere...

Definizione liti: slitta il termine iniziale e rateizzazione allungata

La definizione delle liti tributarie pendenti è definita mediante la presentazione dell’istanza e il pagamento entro il 30 settembre 2023. Nel caso in cui gli importi dovuti superano 1.000 euro è ammesso il pagamento rateale, in un massimo di venti rate di pari importo, di cui le prime tre da versare, rispettivamente, entro il 30…

Continua a leggere...

La conciliazione giudiziale parziale non impedisce la chiusura delle liti pendenti

I commi da 206 a 212 dell’articolo 1 L. 197/2022, prevedono la possibilità di definire le controversie pendenti innanzi alle corti di giustizia tributaria di primo e di secondo grado, aventi ad oggetto atti impositivi, in cui è parte l’Agenzia delle entrate, mediante la sottoscrizione di un accordo conciliativo fuori udienza, con il beneficio di una…

Continua a leggere...

Giudizio di rinvio favorevole: definizione lite al 5%

Quando la sentenza di Cassazione con rinvio scaturisce dalla mancanza di motivazione della sentenza oggetto di ricorso per Cassazione, il giudice del rinvio “può anche indagare su altri fatti, ai fini di un apprezzamento complessivo in relazione alla pronuncia da emettere in sostituzione di quella cassata”, per cui il giudizio di rinvio si conclude con…

Continua a leggere...

Allegato B tardivo: sanabile, ma nei modi corretti

Non è il ricorso al procedimento di “Tregua fiscale” di cui all’articolo 1, commi da 166 a 173, L. 197/2022, di definizione e regolarizzazione degli adempimenti formali, il meccanismo corretto per rimediare all’omesso tempestivo deposito in Comune dell’Allegato B riguardante i lavori antisismici. Il caso è trattato dalla risposta all’interpello n. 332 del 29.05.2023, ove…

Continua a leggere...

Definizione agevolata delle liti pendenti portata a 51 rate mensili

Tra le molteplici misure di sostegno in favore dei contribuenti introdotte dall’articolo 1, commi 186–205, L. 197/2022 (c.d. Legge di Bilancio 2023), vi è la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti in ogni stato e grado del giudizio. Tale istituto consente di definire le controversie, attribuite alla giurisdizione tributaria, in cui è parte l’Agenzia delle…

Continua a leggere...

Tregua fiscale: adesione e conciliazione giudiziale con regime sanzionatorio diverso

Come è noto, i commi da 179 a 185, dell’articolo 1 L. 197/2022 hanno previsto – temporaneamente – una forma di adesione e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento. In particolare, il comma 179, dell’articolo 1 L. 197/2022, dispone che, limitatamente ai tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate, per gli accertamenti con adesione relativi…

Continua a leggere...

Ravvedimento operoso: ritrattabile solo se l’errore è essenziale

Le somme versate mediante ravvedimento operoso non possono essere successivamente richieste a rimborso salvo il caso in cui il versamento medesimo sia derivato da un errore essenziale e riconoscibile. Questa è la diretta conseguenza della natura stessa dell’istituto del ravvedimento operoso di carattere negoziale tale da costituire una dichiarazione di volontà che può essere oggetto…

Continua a leggere...