ACCERTAMENTO

Società di comodo nel settore immobiliare

Com’è noto la disciplina delle società non operative è nata con l’obiettivo specifico di colpire le società c.d. “schermo”, ossia quelle strutture giuridiche create ad hoc dal contribuente senza una reale finalità imprenditoriale, ma con l’unico scopo di celare beni patrimoniali dei soci i quali restano, tuttavia, nella loro disponibilità pur senza una formale intestazione….

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Il prestito obbligazionario non configura abuso del diritto

La Commissione Tributaria Provinciale di Pavia con la sentenza n. 313 del 10 maggio 2016 depositata il 30 maggio 2016 ha esaminato la fattispecie del prestito obbligazionario alla luce della contestazione formulata dall’Ufficio delle entrate in merito ad una presunta assenza di economicità nell’emissione dello strumento da parte della Società e conseguentemente alla natura abusiva…

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La motivazione dell’atto impositivo

Credo che almeno una vicenda su tre che passa sotto gli occhi dei Giudici Tributari sia connotata da una eccezione in tema di motivazione dell’atto impositivo. Devo dire che, quando durante le udienze tributarie, parliamo di questo argomento, la sensazione che si trae è, in più di qualche occasione, quella di sufficienza: “ancora di questo…

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La difesa “sostanziale” blocca gli studi di settore

L’argomento “studio di settore” continua a tenere banco, sia in sede di accertamento, sia soprattutto in diverse decisioni della Corte di Cassazione. Deve dirsi che quanto al primo aspetto è stato ormai preannunciato l’utilizzo dello strumento nella direzione della “compliance” e, aggiungiamo, della selezione di coloro che nonostante i ripetuti “inviti” continuano a non adeguare…

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Indagini finanziarie: caos sui versamenti dei professionisti

Il tema delicato delle indagini finanziarie ha visto, con particolare riguardo al mondo professionale, delle prese di posizione controverse da parte della giurisprudenza della Corte di Cassazione, che probabilmente renderanno necessaria una valutazione delle Sezioni Unite. Senza voler tediare, attesa l’ampia conoscenza del tema, è noto che ai fini accertativi in relazione ad un conto…

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Un mostro chiamato antieconomicità

Nei propri scritti infuocati, Bartolomeo Quatraro tuonava: non sia mai che il Giudice di merito si metta a sindacare le scelte dell’imprenditore, ovviamente con il limite che esse non risultino talmente irragionevoli da risultare abnormi anche per l’uomo della strada. Purtroppo, a dispetto di questi ammonimenti, il tema, almeno sul fronte tributario, ha preso una…

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Il riconoscimento delle perdite pregresse in sede di accertamento

  Con l’articolo 25 D.Lgs. 158/2015 il Legislatore nazionale ha introdotto due specifici riferimenti normativi, precisando le modalità e i termini per il computo, in sede di accertamento ordinario o di accertamento con adesione, delle perdite fiscali pregresse. In particolare, la citata disposizione ha modificato l’articolo 42 D.P.R. 600/1973 e l’articolo 7 D.Lgs. 218/1997 introducendo…

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L’antieconomicità ai fini IVA è conseguenza di altri rilievi

  Tra il novero delle contestazioni promosse dall’Agenzia delle entrate assumono rilevanza quelle sull’antieconomicità, le quali vengono utilizzate per rettificare la posizione del contribuente. La legittimità dell’accertamento analitico-induttivo del reddito d’impresa ai sensi dell’articolo 39, comma 1, lett. d) del D.P.R. 600/1973, come cita la sentenza della Cassazione n. 7838/2015, non viene esclusa anche in…

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Accertamento basato su file rinvenuti presso altri soggetti

La Corte di Cassazione con la sentenza 17420 depositata il 30 agosto 2016, si è espressa sul delicato tema del ritrovamento di documentazione extracontabile presso un soggetto terzo, con conseguente accertamento in capo al contribuente. Nel caso esaminato, a seguito di accesso presso un terzo, erano stati rinvenuti anche dei file informatici che evidenziavano gli…

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Tassazione separata: atto nullo senza l’invito del contribuente

In relazione alle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata non opera il criterio dell’autoliquidazione, dovendo invece l’Ufficio indicare i criteri di liquidazione e sottoporli al contribuente. Tale principio è espressamente previsto dall’articolo 1, comma 412, della L. 311/2004, che così dispone: “In esecuzione dell’articolo 6, comma 5, della legge 27 luglio 2000, n. 212, l’Agenzia delle…

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