9 Ottobre 2019

Casse automatiche iper ammortizzabili

di Alessandro Bonuzzi
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La scheda di FISCOPRATICO

L’agevolazione dell’iper ammortamento si rivolge a tutte le imprese che investono in beni materiali strumentali nuovi rientrati nell’ambito dell’Industria 4.0.

Il beneficio potrà riguardare gli investimenti che verranno effettuati fino al 31.12.2019 ovvero entro il 31.12.2020, a condizione che entro la data del 31.12.2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e avvenga il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Nella sua ultima versione, ossia quella prorogata dalla L. 145/2018, l’iper ammortamento dà diritto a dedurre quote di ammortamento calcolate incrementando il costo del bene agevolabile:

  • di 2,7 volte, per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • di 2 volte, per gli investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
  • di 1,5 volte, per gli investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro.

La lista dei beni che possono beneficiare dell’iper ammortamento è descritta nell’allegato A della L. 232/2016 e si articola su 3 linee di azione:

  1. beni strumentali il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti;
  2. sistemi per l’assicurazione della qualità e della sostenibilità;
  3. dispositivi per l’interazione uomo macchina e per il miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza del posto di lavoro in logica «4.0».

Ad esempio, rientrano nella prima categoria di beni i magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica, giacché espressamente individuati dalla norma, e le vending machine.

In relazione ai distributori automatici, si ricorda che la circolare MiSE 23 maggio 2018, n. 177355 ha chiarito che, siccome costituiscono dei “negozi automatici”, essendo in grado di prestare autonomamente (e automaticamente) il servizio e cioè la vendita di prodotti finiti in esse (fisicamente) contenuti, sono assimilabili, agli effetti della disciplina dell’iper ammortamento, proprio ai “magazzini automatizzati interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica”.

Sono, invece, riconducibili alla seconda categoria, e in particolare agli “altri sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo produttivo e che consentono di qualificare i processi di produzione in maniera documentabile e connessa al sistema informativo di fabbrica”, le cosiddette casse automatiche, laddove siano interconnesse al sistema informatico dell’impresa con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program.

Trattasi di strumenti che consentono di automatizzare l’esecuzione della transazione operata dal soggetto che è in cassa, il quale deve solo preoccuparsi di dichiarare la forma di pagamento e controllare la qualità del denaro inserito nella cassa.

Quando viene optata la transazione mediante contanti, la macchina si attiva attraverso un collegamento ethernet e si predispone in attesa di ricevere il denaro. Una volta inserito il contante nella macchina, il sistema, cosiddetto di cash management, effettua un riconoscimento automatico delle monete e delle banconote e:

  • identifica gli eventuali falsi, espellendoli di conseguenza;
  • contabilizza il denaro;
  • mette in sicurezza al proprio interno i contanti;
  • eroga il resto, laddove dovuto;
  • comunica l’avvenuto saldo al computer di cassa, ai fini dell’erogazione dello scontrino.

Insomma le casse automatiche rappresentano utili strumenti per farmacie, negozi e esercizi commerciali in genere, atteso che consentono di evitare qualsiasi potenziale problematica che può insorgere dalla gestione del contante, anche da parte dei dipendenti.

L’iper ammortamento, che in questo caso sarebbe probabilmente fruibile nella misura del 170%, rappresenta di certo un incentivo tutt’altro che marginale. Potrebbe essere l’occasione per “prendere due piccioni con una fava”.

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