4 Febbraio 2017

Artigianato digitale: accesso ai fondi disponibili

di Giovanna Greco
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Con decreto direttoriale del 16 dicembre 2016, il Ministero dello Sviluppo Economico ha fissato i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni a valere sul bando dedicato ad aggregazioni di imprese operanti o che vogliono operare nel campo della manifattura sostenibile e dell’artigianato digitale, di cui al decreto ministeriale del 21 giugno 2016, (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 agosto 2016, n. 190). Le imprese interessate potranno predisporre il progetto e presentare le domande dal 1° al 30 marzo 2017.

Le istanze potranno essere presentate da reti di imprese ovvero consorzi costituiti da almeno 5 imprese e che vedano al loro interno la presenza di imprese artigiane ovvero microimprese in misura almeno pari al 50% dei partecipanti. Al momento della presentazione della domanda, è necessario che le imprese abbiano stipulato, anche tramite scrittura privata, un accordo di collaborazione.

I programmi di investimento proposti, localizzati sull’intero territorio nazionale, di importo tra 100.000 e 800.000 euro, sono finalizzati in dettaglio alla creazione e allo sviluppo di: centri per l’artigianato digitale, anche virtuali, in cui si svolgano attività di ricerca e sviluppo; incubatori in grado di facilitare lo sviluppo innovativo di realtà imprenditoriali operanti nell’ambito dell’artigianato digitale; centri di fabbricazione digitale.

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni finanziarie previste dal decreto, i proponenti sono tenuti a presentare, a partire dalle ore 10:00 del giorno 1° marzo 2017 e fino alle ore 12:00 del giorno 30 marzo 2017, mediante invio all’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) dgiai.artigianatodigitale@pec.mise.gov.it, la seguente documentazione:

  • istanza di accesso alle agevolazioni, firmata digitalmente;
  • copia dell’atto costitutivo ovvero dello statuto ovvero dell’accordo di collaborazione, stipulato anche mediante scrittura privata, recante gli elementi richiesti;
  • relazione tecnica del programma;
  • DSAN debitamente firmata digitalmente, attestante il possesso dei requisiti soggettivi di ammissibilità;
  • copia degli accordi di collaborazione;
  • eventuali altri documenti utili ai fini della valutazione del programma, quali preventivi di spesa e curricula delle figure professionali impegnate nella organizzazione e realizzazione delle attività del programma.

Il Ministero, entro 60 giorni dal termine finale per la presentazione delle domande di agevolazione, effettua le verifiche e procede alla pubblicazione sul proprio sito internet della graduatoria formata sulla base dei punteggi. Non sarà un click day: le istanze presentate saranno valutate in base ad una graduatoria, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. In caso di parità di punteggio tra più programmi, sarà data preferenza al programma con il minor costo presentato.

I punteggi relativi ai criteri di valutazione saranno assegnati valutando:

  • la qualità della proposta progettuale: valutata sulla base di alcuni indicatori relativi alla struttura tecnico-organizzativa destinata alla realizzazione del programma, delle informazioni inerenti agli assetti e ai meccanismi operativi di governance della collaborazione instaurata tra le imprese coinvolte nello svolgimento delle attività e dei profili di competenza individuati per assicurare la realizzazione del programma e l’efficace perseguimento delle finalità dello stesso;
  • la completezza, analiticità, cantierabilità e validità progettuale del programma presentato: valutate sulla base delle informazioni inerenti contenuti/finalità delle attività da svolgere e ambiti/modalità di coinvolgimento delle imprese partecipanti alla realizzazione del programma, della organicità e completezza dello stesso, della sua rispondenza alle finalità specifiche dell’intervento.

L’agevolazione è erogata dal Ministero, in non più di quattro quote, a fronte di titoli di spesa quietanzati, strettamente inerenti alla realizzazione del programma agevolato e di importo almeno pari al 25% dell’importo dello stesso, fatta eccezione per la quota a saldo.

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