30 Marzo 2016

Appuntamento raddoppiato con la precompilata

di Alessandro Bonuzzi
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Con un comunicato stampa di ieri l’Agenzia delle entrate ricorda l’appuntamento con la dichiarazione precompilata, disponibile on line a partire dal prossimo 15 aprile nelle due versioni: 730 e Unico.

I lavoratori dipendenti o i pensionati potranno trasmettere il modello 730, dopo averlo eventualmente integrato o modificato, dal 2 maggio al 7 luglio 2016. Vale sempre la regola base. Qualora la precompilata venga accettata così com’è o modificata tramite un Caf o un professionista abilitato il dichiarante chiude la partita con il Fisco. Eventuali controlli, infatti, saranno effettuati nei confronti dell’intermediario.

Diversamente, i contribuenti che presenteranno il modello Unico, potranno trasmetterlo dal 2 maggio fino al 30 settembre 2016.

Il comunicato stampa fa sapere che un apposito applicativo farà da guida all’interno del sistema della precompilata orientando il cittadino sul modello che maggiormente risponde al suo profilo. A tal fine, gli saranno posti anche alcuni quesiti specifici in modo da chiarire a quale dichiarazione corrispondono maggiormente le sue caratteristiche.

Per l’accesso diretto ai modelli è necessario utilizzare le credenziali rilasciate dai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate compreso il codice Pin. Inoltre, è ancora possibile, per agevolare i cittadini che già dispongono del Pin dispositivo dell’Inps, un accesso attraverso il sito dell’Istituto.

Vi è poi una novità assoluta. Trattasi del nuovo Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), che permette ai cittadini di accedere con credenziali uniche a tutti i servizi online delle pubbliche Amministrazioni e delle imprese aderenti. Chi vuole optare per questo nuovo sistema può richiedere l’identità digitale SPID già dallo scorso 15 marzo.

In alternativa all’accesso diretto, è sempre possibile delegare il proprio sostituto di imposta disponibile ad effettuare l’assistenza fiscale, un Caf o un professionista abilitato.

A detta dell’Ufficio, con l’entrata a regime del nuovo modello precompilato, la campagna coinvolgerà potenzialmente 30 milioni di contribuenti tra cui 20 milioni di 730 e 10 milioni di Unico. Resterà da vedere, però, l’attendibilità dei dati proposti nei modelli dichiarativi.

Il sistema dispone di numerose informazioni. La dichiarazione precompilata, infatti, oltre a basarsi sulle certificazioni dei sostituti d’imposta per redditi di lavoro dipendente e assimilati, pensioni e compensi per attività occasionali di lavoro autonomo, contiene anche le informazioni presenti in Anagrafe tributaria relative alle spese di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico.

Sul punto occorre, tuttavia, ricordare i chiarimenti forniti in occasione di Telefisco 2016, che senz’altro stridono con il termine precompilato. In particolare, l’Agenzia ha precisato che i dati relativi ai bonifici effettuati per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica non saranno inseriti direttamente nella dichiarazione precompilata, ma saranno riportati solo nel foglio informativo allegato alla dichiarazione, in modo che il contribuente possa verificarli e, qualora sia in possesso dei requisiti per fruire delle detrazioni, possa riportarli in dichiarazione dei redditi.

La ragione è che per beneficiare delle detrazioni previste per queste tipologie di spese sono previste particolari condizioni soggettive e oggettive che non emergono dalle informazioni tramesse dalla banche.

In pratica, il contribuente deve comunque assumersi l’onere di validare i dati proposti dal sistema.

A rigor di logica, questo “inconveniente” dovrebbe valere anche per gli altri dati relativi a oneri detraibili e deducibili sostenuti dai contribuenti e trasmessi al sistema che richiedono la verifica del rispetto di determinate condizioni per validare la fruizione del beneficio. Stiamo a vedere.