11 Settembre 2014

Advice, Opinion: come tradurre in inglese ‘fornire un parere’?

di Stefano Maffei
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I commercialisti che utilizzano 
LinkedIn sanno che, oltre al 
Summary (da tradurre con riepilogo, non con sommario!) e all’
Education (formazione), questo 
social network consente a tutti gli iscritti di indicare le proprie esperienze lavorative in un’apposita area denominata 
Experience.
A questo proposito, un errore assai comune è quello di indicare il solo titolo della posizione (per esempio 
Lawyer
Accountant, etc…) dimenticando che il lettore/cliente/collega è invece interessato a conoscere specificamente di cosa il professionista si occupa. Suggerisco quindi di precisare, in poche righe, le mansioni/attività 
(tasks) svolte nella quotidianità lavorativa. Un profilo 
LinkedIn ben fatto, in altre parole, contiene una 
lista di tasks per ogni posizione e il testo potrebbe cominciare con 
My main tasks in my current job are…, oppure 
My main task with this firm were…(le mie mansioni presso il tale studio erano…).
Tra le attività, dovete sempre menzionare la consulenza, ossia il ‘
fornire pareri’ su questioni professionali.
La traduzione che consiglio per ‘fornire un parere’ è 
to give advice on (o, alternativamente 
to give an opinion oppure 
to advise). Gli esperti di IVA e imposta sui redditi, per esempio, scriveranno – tra le altre cose – 
my tasks are ….b) to give advice to clients on VAT and income tax matters. Quando avrete necessità di un parere da un collega straniero per l’acquisto di un immobile scriverete: 
I would need your advice on a real estate transaction in your Country.
Il termine 
opinion serve anche, nel contesto del contenzioso (
litigation), per distinguere i contenuti delle deposizioni dei testimoni (
witnesses): alcuni sono chiamati a deporre su ciò che hanno visto, udito, etc (i cosiddetti 
fact witnesses) mentre altri danno un’opinione qualificata su una questione tecnico scientifica (
opinion witnesses o 
expert witnesses, traduzioni perfette per l’italiano ‘perito’). Se il perito è nominato dal giudice si parla di 
court-appointed expert, mentre nel caso di consulenti di parte suggerisco 
party experts.
Negli Stati Uniti, l’espressione 
juke-box experts esprime perplessità sulla capacità dei consulenti di parte di rendere deposizioni davvero imparziali rispetto a chi li abbia incaricati e retribuiti, ma questa è un’altra storia.
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