7 Marzo 2015

730 precompilato alle griglie di partenza

di Maria Paola Cattani
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Alea iacta est. L’Agenzia ha annunciato che è quasi tutto pronto. Il Comunicato stampa di ieri fornisce in anteprima un po’ di dati sui flussi pervenuti ed in corso di acquisizione ed elaborazione: 120 milioni di informazioni che andranno a vantaggio di venti milioni di contribuenti, i quali a partire dal 15 aprile potranno comodamente scaricare la propria dichiarazione, già precompilata dal Fisco, testualmente, “del tutto o in buona parte”.

Tutta la Nazione è stata coinvolta e mobilitata per questo grande progetto che ambisce a rivoluzionare il rapporto del contribuente con l’Amministrazione finanziaria: infatti banche, assicurazioni ed enti previdenziali già entro il 28 febbraio, così come previsto dai Provvedimenti loro diretti pubblicati il 16 dicembre in attuazione a quanto previsto dal decreto Semplificazioni, hanno trasmesso più di 100 milioni di operazioni relative a interessi passivi sui mutui, ai premi assicurativi ed ai contributi previdenziali. Analogamente, anche i sostituti di imposta (gli stessi enti previdenziali e i datori di lavoro) risultano avere già spedito le informazioni relative a redditi di lavoro dipendente e assimilati, pensioni e compensi per attività occasionali di lavoro autonomo, mediante l’invio (dati aggiornati al 4 marzo) di quasi 19 milioni di certificazioni uniche, la cui scadenza di invio termina, anziché oggi, questo lunedì 9 marzo, per effetto della proroga automatica al primo giorno feriale utile.

Per altro, ai fini dell’imminente scadenza della trasmissione, si ricordano alcuni punti delicati, chiariti o confermati dall’Agenzia delle entrate nel corso dei recenti interventi (C.M. n. 6/E/2015):

  • in caso di errori nella trasmissione, è possibile inviare la certificazione corretta entro i cinque giorni successivi alla scadenza prevista;
  • i “cinque giorni successivi alla scadenza” sono da intendersi decorrenti dalla scadenza originaria e, quindi, dal 7 marzo, motivo per cui la deadline ultima entro cui apportare eventuali correzioni sarà giovedì 12 marzo 2015;
  • non è possibile usufruire dell’istituto del ravvedimento operoso;
  • solo per il 2015 la sanzione, di 100 € per singola dichiarazione trasmessa in ritardo od omessa, sarà applicata esclusivamente alle certificazioni che contengono redditi che confluiscono nel 730 precompilato e, di conseguenza, l’invio tardivo di certificazioni contenenti solo redditi non dichiarabili mediante 730 (come il lavoro autonomo non occasionale), o contenenti solo redditi esenti o dati Inail, per questo primo anno non sarà sanzionato.

Oltre ai dati trasmessi da istituti finanziari ed assicurativi e dai sostituti di imposta, l’Agenzia utilizza le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria, relative alle spese di ristrutturazione edilizia e di risparmio energetico, ai versamenti effettuati con il modello F24, alle compravendite immobiliari, ai contratti di locazione registrati e alla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, ed annuncia che in aggiunta a ciò, già dal 2016 saranno presenti nella dichiarazione anche le spese sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d’imposta e altre spese comuni, come ad esempio le tasse per l’iscrizione all’università.

La dichiarazione precompilata, come già descritto in precedenti articoli, può essere reperita, dall’1 maggio al 7 luglio, direttamente dal singolo contribuente, mediante il codice Pin per i servizi telematici rilasciato dall’Agenzia, che consente di accedere all’area autenticata da dove è possibile decidere se modificare, integrare o accettare il modello e trasmetterlo al Fisco, decidendo anche le eventuali modalità di pagamento. Viene inoltre precisato che, per agevolare chi già disponga del Pin dispositivo dell’Inps, è previsto un accesso anche attraverso il sito dell’Istituto. In alternativa, il contribuente può scegliere se delegare il proprio sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, oppure se affidare l’incarico ad un Caf o un professionista, con i conseguenti differenti profili di responsabilità che abbiamo avuto modo di esaminare in questi mesi.

E’ su questo che insiste l’Agenzia: se la dichiarazione viene accettata direttamente così com’è o modificata tramite un Caf o un professionista abilitato, il Comunicato sottolinea che per il contribuente “
si chiude la partita con il Fisco”: in linea quindi con quanto già annunciato dal Direttore dell’Agenzia “
i contribuenti possono stare tranquilli, non avranno più fastidi e non dovranno preoccuparsi più di niente. Saranno gli intermediari a rispondere dei controlli, delle sanzioni e delle imposte dovute”, in ossequio al tanto auspicato principio di
definitività del rapporto tributario su cui i contribuenti che si rivolgono ai professionisti fanno affidamento.