13 Novembre 2015

Proposte di lettura da parte di un bibliofilo cronico

di Andrea Valiotto
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Il denaro, il debito e la doppia crisi spiegati ai nostri nipoti

Luciano Gallino

Einaudi

Prezzo – 18

Pagine – 200


 

Causa fondamentale della sconfitta dell’uguaglianza è stata, per Gallino, dagli anni Ottanta in poi, la doppia crisi, del capitalismo e del sistema ecologico, strettamente collegate tra loro. La stessa crisi del capitalismo ha molte facce: l’incapacità di vendere tutto quello che produce; la riduzione drastica dei produttori di beni e servizi; il parallelo sviluppo del sistema finanziario al di là di ogni limite. A questa crisi il capitalismo ha reagito accrescendo lo sfruttamento irresponsabile dei sistemi che sostengono la vita – il «sistema ecologico» -. Il tutto con il ferreo sostegno di un’ideologia, il neoliberalesimo, che riducendo tutti a mere macchine contabili dà corpo a una povertà dell’azione politica quale non si era forse mai vista nella storia.

 

DA MICHELANGELO A CARAVAGGIO IL TESORO D’ITALIA III

Vittorio Sgarbi

Bompiani

Prezzo – 24

Pagine – 492


 

Letteralmente: dal cielo alla terra, ovvero da Michelangelo a Caravaggio. Dal Giudizio universale a I bari. In pochi anni il mondo di tutte le perfezioni possibili si rovescia in un gruppo di giocatori, sporchi e ubriachi, all’osteria. La pittura della realtà, dunque. La fine di un modello ideale per poter, infine, puntare l’unico obiettivo degno del nostro sguardo: il vero. Non esercizi astratti sulle forme, quelli dei pittori toscani che guarderanno come a un miraggio a Michelangelo, primo fra tutti il Vasari, ma il confronto con una realtà, anche cruda, che attende di essere fedelmente riprodotta, e che una mente aperta la veda nitidamente e la stampi con assoluta evidenza. Dal tormento interiore di Rosso, Pontormo, Bronzino, Beccafumi, al lento riemergere della verità della natura in Vincenzo Campi, Moroni, Passerotti, Annibale Carracci. In questo percorso un posto a parte hanno i veneti, nell’indicare un sentimento profondo delle persone e delle cose: Tiziano, Lorenzo Lotto, Veronese, Tintoretto e, soprattutto, Bassano. Incamminati verso il vero i padani, lombardi ed emiliani, Moretto, Savoldo, Romanino, Dosso Dossi e Bastianino. Solitario e aristocratico Parmigianino. Un secolo di ricerche e sperimentazioni, dopo e oltre Raffaello. Cielo e terra, in diversi momenti e luoghi, si scambiano le parti, fino alla definitiva conquista del vero in Caravaggio.

 

Con l’Italia mai!

Alfio Caruso

Longanesi

Prezzo – 18,60

Pagine – 320


 

Non erano né mercenari né ladroni, gli uomini che nel decennio dal 1860 al 1870 impugnarono le armi per difendere Pio IX. Erano principi, conti, marchesi, duchi, baroni. Provenivano dalla Francia e dall’Austria, dalla Germania e dalla Spagna. Li univa un forte sentimento cattolico e una discreta avversione nei confronti della nuova Italia, secondo loro in mano alla massoneria. Poi c’erano i soldati di ventura olandesi e tedeschi, attratti dal discreto soldo, c’erano gl’irlandesi giunti a Roma in odio all’Inghilterra protestante, c’erano i canadesi obbligati dai vescovi. Costituirono il nucleo principale dell’esercito del Papa, e nell’anno di Porta Pia ne arrivarono un migliaio, sicuri di ripetere le prodezze della battaglia di Mentana. A loro si unirono tanti emiliani, toscani, marchigiani, laziali cementati da un odio profondo per l’unità d’Italia e convinti che l’unica forma di Paese accettabile dovesse coagularsi sotto l’egida del pontefice. In questo libro Alfio Caruso dà finalmente voce ai protagonisti di un episodio impetuoso e poco conosciuto, facendo chiarezza su molti luoghi comuni della nostra storia risorgimentale. 

 

Putin

Gennaro Sangiuliano

Mondadori

Prezzo – 22

Pagine – 288


 

Chi è davvero Vladimir Putin? Un coraggioso protagonista del nostro tempo, capace di condizionare la politica internazionale, oppure l’ex colonnello del KGB non troppo avvezzo alla democrazia? Insomma, un «nuovo zar»? Per rispondere a questi e altri interrogativi, Gennaro Sangiuliano dedica al presidente della Federazione Russa, «l’uomo più potente del mondo» secondo la rivista «Forbes», una biografia densa e suggestiva, nella quale si ripercorrono le tappe più significative di una straordinaria avventura umana e politica. Personaggio enigmatico e complesso, Vladimir Vladimirovic Putin nasce a Leningrado (oggi San Pietroburgo) nel 1952, quando in URSS è ancora al potere Stalin. La sua è una famiglia di condizioni relativamente modeste: il padre è operaio specializzato, la madre presta servizio nella sede di un comando navale. Abitano in una kommunalka, una casa collettiva condivisa da più nuclei familiari. Biondiccio, piccolo di statura, gracile ma dotato di grande determinazione, «Volodja» cresce in piena Guerra fredda, lavorando per un lungo periodo nel KGB, il potente servizio segreto russo. Dopo la laurea in diritto internazionale, il matrimonio con la moglie Ljudmila nel 1983 e gli anni trascorsi a Dresda, nella DDR, la sua ascesa è rapida quanto sorprendente: già vicesindaco di Leningrado, dopo il crollo del Muro e la diss oluzione dell’Unione Sovietica diventa direttore dell’FSB, l’ex KGB, poi primo ministro della Federazione Russa, quindi presidente dopo le elezioni del 2000, succedendo a Boris Eltsin. L’interpretazione della stagione politica condotta da Putin ai vertici del potere continua a scontare stereotipi e pregiudizi. Radicato nell’anima profonda della Russia e nelle sue peculiarità sociopolitiche, in realtà il successo di Putin deriva dalla sua capacità, di fronte a sfide impegnative e drammatiche (la guerra in Cecenia, un sistema economico da riconvertire al capitalismo, la diffusa crisi sociale e morale), di riplasmare un’identità nella quale tanti cittadini russi si riconoscono volentieri: un bagaglio di memorie, storie e ideali a cui è stato dato il nome di «rinascimento nazionale e tradizionale». La ricostruzione di Sangiuliano – che giunge a ridosso degli ultimi avvenimenti di politica internazionale, dalla discussa annessione della Crimea all’offensiva dell’aviazione russa sui cieli siriani nella battaglia di civiltà contro l’oscurantismo fondamentalista dell’Isis – si arricchisce pagina dopo pagina di ipotesi interpretative fondate su una solida ricognizione delle fonti e ci aiuta a capire qualcosa di più del nostro presente.

 

L’ufficiale dei matrimoni

Anthony Capella

Neri Pozza

Prezzo – 18

Pagine – 448


 

Nel 1943 il capitano James Gould, del Field Security Service, il servizio di spionaggio britannico, arriva a Napoli a bordo di un grosso camion. Conosce un po’ di italiano, avendo trascorso diverse settimane a seguire gli insegnamenti di un conte toscano dall’aria funerea che gli ha fatto leggere Dante ad alta voce. Per l’intelligence britannica può dunque egregiamente svolgere il suo compito di «ufficiale dei matrimoni», di soldato, cioè, incaricato di verificare che le «fidanzate» dei suoi commilitoni desiderose di trasformarsi in «mogli» siano «idonee» e di «buon carattere», vale a dire che non siano prostitute. Gould è un giovanissimo capitano di scarsa esperienza nel commercio col mondo. Ha appena ricevuto una lettera in cui Jane, la sua fidanzata, l’ha piantato per un aviatore polacco in grado di darle, ha osato dire, quello che le mancava. Inesperto e, tuttavia, deciso a onorare la sua missione, il capitano si ritrova catapultato nella Napoli del ’43, la prima città italiana importante a essere liberata dagli Alleati, il luogo apocalittico in cui i tedeschi in fuga hanno fatto saltare le fogne; dove nella penombra dei vicoli si aggirano belle ragazze coi capelli e gli occhi scuri che, infagottate in giacche militari americane, si offrono in cambio di «tre scatolette» di cibo; dove bambini molto piccoli si avventurano nel pandemonio delle strade per vendere rossetti e portafortuna; e su bancarelle improvvisate, ricavate da un paio di valigie e una tavola di legno, si smerciano montagne di prodotti e dotazioni militari di ogni tipo: razioni, coperte trasformate in abiti e cappotti, stivali, sigarette, fialette di penicillina, carta igienica, perfino gomitoli di cavi telefonici; dove, infine, gli scugnizzi sono in grado di alleggerire chiunque di ogni ben di dio senza che il malcapitato se ne accorga. Un giorno il capitano viene raggiunto dalla telefonata di un suo pari italiano che gli annuncia che dalle parti di Boscotrecase, un paese situato nella campagna attorno alla città, è stato avvistato un carro armato tedesco. James Gould, ufficiale dei matrimoni dell’esercito di Re Giorgio, accorre per imbattersi nella più strabiliante delle scoperte: il carro armato è guidato da un’affascinante giovane donna dai lunghi capelli neri, intenzionata a trasformarlo nel trattore che le è stato trafugato dalle truppe d’occupazione. La ragazza si chiama Livia Pertini, è una vedova di guerra ed è talmente nota nel circondario per la sua avvenenza e le sue capacità culinarie – la trattoria dei Pertini è rinomata persino in città – da attrarre le malsane mire di Alberto Spenza, ex venditore di nastri arricchitosi col mercato nero.