11 Maggio 2017

Nuovi ISA: entro dicembre i primi 70 indici

di Marco Bomben
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L’approvazione dei primi 70 indici sintetici di affidabilità (ISA) è prevista entro dicembre 2017, mentre i restanti 80 saranno approvati entro il 2018.

È questa l’importante precisazione resa nel corso dell’Audizione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate di ieri.

Come noto, l’articolo 7-bis del D.L. 193/2016 ha disposto che a “decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2017, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze sono individuati indici sintetici di affidabilità fiscale cui sono collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili”.

A partire dal 2017 pertanto, per oltre 4 milioni di contribuenti, gli studi di settore saranno sostituiti da una nuova metodologia statistico-economica, la quale stabilirà il grado di affidabilità/compliance di imprese e professionisti.

Come sottolineato nel corso dell’Audizione di ieri la predisposizione degli indici avverrà in collaborazione con le Organizzazioni di categoria per quanto attiene le metodologie applicabili, mentre per quanto riguarda gli aspetti tecnici e informatici l’Agenzia delle Entrate collaborerà direttamente con la SOSE e SOGEI.

Quanto alle informazioni necessarie per la realizzazione e l’applicazione degli indici, la Direttrice ha dichiarato che sarà necessario attingere “sia a dati già disponibili in Anagrafe tributaria sia a dati di fonti esterne, quali banche dati di amministrazioni, università, enti ed istituti di ricerca”.

Più nel dettaglio, con riferimento ai dati già disponibili è previsto l’utilizzo dei dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare (OMI). Con riguardo ai dati di fonte esterna, invece, dovrebbero, tra gli altri, essere utilizzati quelli presenti nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) al fine di realizzare l’indice applicabile all’attività di trasporto di merci su strada.

L’ambito temporale di analisi dei dati necessari per la costruzione degli indici risulta notevolmente ampliato rispetto a quello utilizzato per gli studi di settore: lo stesso sarà infatti esteso a 8 annualità per poter cogliere l’andamento del ciclo economico e congiunturale così da ottenere stime più efficienti e precise senza che sia necessario procedere a specifici correttivi ex-post (come attualmente avviene per gli studi di settore).

I nuovi indici di affidabilità consentiranno di posizionare il livello di affidabilità fiscale dei contribuenti su una scala da 1 a 10 basandosi su un insieme di:

  • indicatori elementari di affidabilità;
  • indicatori elementari di anomalia.

I primi misurano l’attendibilità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale, tipici per il settore e/o per il modello organizzativo di riferimento; i secondi valutano incongruenze e situazioni di normalità/coerenza del profilo contabile e gestionale che presentano carattere atipico rispetto al settore e al modello organizzativo cui sono riferiti.

Infine, la Direttrice si è soffermata sui possibili benefici da concedere ai contribuenti “affidabili”, quali ad esempio:

  • la semplificazione degli adempimenti fiscali;
  • l’esclusione dai controlli;
  • la riduzione dei termini di decadenza per l’attività di accertamento.
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